Google (@Shutterstock)
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha intrapreso una battaglia legale contro Google dove chiede che l’azienda venda il suo browser Chrome a causa di pratiche considerate monopolistiche. La richiesta è stata presentata in seguito a una storica sentenza emessa ad agosto dal giudice federale Amit Mehta. La sentenza ha stabilito che Google abusa della sua posizione dominante nel mercato della ricerca online, danneggiando la concorrenza e limitando l’innovazione
Il caso, avviato nel 2020, ha messo in evidenza come il colosso tecnologico avrebbe mantenuto il suo monopolio attraverso pratiche illecite, violando le leggi sulla concorrenza. Sebbene non sia illegale detenere un monopolio, il Dipartimento di Giustizia sostiene che Google abbia utilizzato metodi anticoncorrenziali per consolidare la sua posizione dominante. Oltre alla richiesta di vendita di Chrome, il governo ha sollecitato misure che impediscano a Google di fare accordi con i produttori di dispositivi per rendere il suo motore di ricerca predefinito sugli smartphone Android. L’obiettivo è consentire ad altri browser come Microsoft Edge e Safari, di competere più liberamente nel mercato.
Se Google dovesse rispettare la richiesta del Dipartimento di Giustizia, la vendita di Chrome potrebbe avvenire entro sei mesi dalla decisione finale. Se l’azienda decidesse di fare appello si allungherebbero i tempi di risoluzione di questa lunga disputa legale.
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Articolo di Giuseppe Parodi
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