fbpx Glasgow: per limitare l'inquinamento, una discoteca adotta il sistema "Bodyheat". Ecco di cosa si tratta!
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Glasgow: per limitare l’inquinamento, una discoteca adotta il sistema “Bodyheat”. Ecco di cosa si tratta!

di Gabriele Nostro

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Mercoledì, in una discoteca popolare di Glasgow, in Scozia, è stato dato il via a un progetto rivoluzionario; in considerazione dei problemi presenti, il locale SWG3 si è servito della ricerca per studiare un notevole meccanismo di risparmio energetico. Questo è stato definito come “Bodyheat“; ecco cos’è e come funziona…

SWG3, una discoteca all’avanguardia

Secondo quanto riportato da “Il Post“, la volontà della proprietà del locale era chiara: risparmiare energia ed evitare l’inquinamento, pur mantenendo la temperatura del locale apprezzabile. Dal fine è quindi arrivata l’idea, e in seguito, anche i finanziamenti che hanno permesso di renderla realtà.

Investendo una somma pari a 600mila sterline (685mila euro), ricavata in maggioranza da bandi e aiuti statali, l’SWG3 ha dato vita a un sistema che produce energia dal semplice movimento dei clienti. La TownRock Energy, una società specializzata nel settore dell’energia geotermica, si è occupata di organizzare il tutto.

Il funzionamento dell’impianto è semplice; chiunque nella discoteca balli o si muova produce energia. Questa energia viene accumulata e trasferita, per mezzo di una ramificazione di tubi, in una serie di lunghi serbatoi; qui, il fluido diventa batteria termica, sfruttata dalle pompe di calore che possono riscaldare o raffreddare l’acqua e l’aria interna.

Dati e proiezioni: “Bodyheat” è una fonte di energia sufficiente?

David Townsend, fondatore della TownRock Energy, ha spiegato ai microfoni della BBC News che la discoteca può sperare di arrivare all’obbiettivo “emissioni zero” entro il 2025. Inoltre, ha anche affermato che il “ballo moderato” di una persona può produrre anche 250 Watt di potenza, mentre il “ballo da discoteca”, sfrenato ed esplosivo, alza i Watt fino a quota 500/600.

Quindi, secondo le stime, nel giro di un anno, si potrebbero evitare la formazione di addirittura 70 tonnellate di anidride carbonica; un’economia che è un toccasana per l’ambiente. L’esempio di Glasgow attrae per la sua originalità e positiva potenzialità, e lo SchwuZ di Berlino sembra intenzionato a replicarne le mosse…

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