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Giulia Cecchettin: un vicino chiamò il 112 ma non ci fu nessun intervento

di Alberto Giacobbe

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A pochi giorni dall’arresto di Filippo Turetta, un preoccupante dettaglio è emerso dalla ricostruzione del femminicidio di Giulia Cecchettin: il mancato intervento delle forze dell’ordine nonostante una segnalazione da parte di un vicino di casa.

L’inquietante dichiarazione sul caso Giulia Cecchettin

Nella notte in cui Giulia Cecchettin è scomparsa, un vicino di casa ha assistito a una violenta lite nel parcheggio davanti alla sua abitazione e ha prontamente allertato il 112, segnalando l’accaduto. Tuttavia, secondo quanto riportato nei documenti dell’autorità giudiziaria, non è stata inviata nessuna pattuglia a controllare la situazione.

Ecco la testimonianza fatta ai microfoni di Chi L’ha Visto dal vicino di casa:

«Ho sentito urlare nel parcheggio di fronte a casa mia e ho capito che c’era un litigio. In quel momento ho avuto paura. Non sapevo se si stessero picchiando. Li ho visti litigare di fronte al parcheggio. Sentivo delle urla di donna. Ho chiamato i carabinieri».

Tuttavia, nonostante la gravità della situazione segnalata, sembra che non sia stata attivata alcuna risposta immediata da parte delle autorità competenti. La Procura della Repubblica di Venezia, come riportato anche da TGCOM, acquisirà la registrazione della telefonata del testimone, cercando di comprendere meglio le circostanze che hanno portato al mancato intervento delle forze dell’ordine. L’assenza di un intervento immediato potrebbe aver contribuito al proseguimento degli atti violenti da parte di Turetta.

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