di Giorgio Capoccello
Con la 19esima giornata della scorsa settimana è terminato il girone d’andata della Serie A. Queste prime 19 partite ci hanno riservato tante sorprese, sia negative che positive, tante emozioni e anche tante statistiche da analizzare. Non parliamo di statistiche banali, ma di statistiche che vanno fino in fondo nell’analisi di una squadra. Le vediamo nel dettaglio in questo articolo.
Gli “expected points” del girone d’andata: Napoli top, Verona e Roma flop
Gli expected points sono un metodo per capire quanto prima dell’inizio della stagione ci si aspettava che una squadra raccogliesse, in termini di punti. Questa categoria fa percepire quanto il Napoli abbia sorpreso in queste prime 19 partite, e quanto altre squadre, come Roma e Verona, abbiano effettivamente deluso le aspettative. Le squadre come il Napoli, nettamente oltre ciò che si prevedeva, sono dette in “overperformance“; quelle come Roma e Verona, indietro rispetto alle “prediction” estive sono invece in “underperformance“.
Come già detto, il Napoli è la squadra che ha più di tutte superato le aspettative. Seppur fosse comunque 1° per expected points, tutto ci si aspettava tranne che un distacco tale dalla 2° alla fine del girone d’andata (nelle previsioni la Roma, nella realtà il Milan). Parlando proprio di Roma, la squadra di José Mourinho è 1° tra le big per “underperformance”. Ce la si aspettava immediatamente dietro al Napoli: nella realtà, il distacco tra le due squadre dopo 19 giornate era di ben 13 punti (ora addirittura di 16). “Overperformance” notevoli nelle zone alte, oltre ovviamente a quella del Napoli, anche per Lazio e Juventus (ovviamente considerando i punti accumulati sul campo).
Passando alle zone basse della classifica, il Verona è la squadra che ha deluso maggiormente. 12 punti accumulati contro i quasi 25 previsti. Altre “undeperformance” degne di nota quelle di Samp e della Cremonese. In forma smagliante l’Empoli, vera sorpresa in questa classifica. 25 i punti accumulati, che confrontati con i 18 previsti fanno dell’Empoli la squadra in maggiore “overperformance” di tutta la Serie A (escludendo il Napoli, evidentemente in un’altra categoria).
Gli “expected goals”: ancora Napoli, Inter dove sei?
Questa categoria mette in relazione le occasioni nitide create e quelle concesse, confrontandole con quelle della passata stagione. Anche in quest’ambito, oltre che per quanto riguarda i punti accumulati, il Napoli la fa da padrone. I partenopei sono infatti l’unica squadra ad essere migliorata sia sotto il punto di vista delle occasioni create sia sotto quello delle occasioni concesse. Notiamo invece una situazione opposta per quanto riguarda il Torino, in netto peggioramento in entrambe le categorie rispetto allo scorso anno. Altra grande delusione l’Inter, che, seppur sia leggermente migliorata per occasioni concesse, è praticamente crollata per quelle create. Milan e Juventus in situazioni simili: peggiorano lievemente le chance concesse e peggiora lievemente anche la pericolosità in area.
Per quanto riguarda l’andamento generale delle 20 squadre, lo schema è simile per molte compagini. Si registra infatti una diminuzione delle chance concesse, coniugata anche ad una diminuzione della pericolosità: in Italia si attacca poco. Parlando di “andamento generale”, andrebbero fatte le dovute esclusioni: la Roma è immediatamente sotto al Napoli in entrambe le categorie, l’Atalanta è invece peggiorata davvero tanto: meglio solo di Inter e Torino.
Lunghezza dei rilanci e costruzione dal basso: gli stili di gioco
Altra statistica molto interessante riguarda lo stile di gioco con il quale una squadra costruisce le proprie azioni. Per quanto riguarda la lunghezza media dei rilanci, il Torino è di gran lunga la squadra che rinvia più lontano. Quasi 70m la media dei rilanci che partono dagli incredibili piedi di Milinkovic-Savic. Oltre alle rimesse in gioco monstre del serbo, troviamo quelle di Falcone per il Lecce e di Dragowski per lo Spezia che si attestano su livelli molto alti (intorno ai 50m). Al contrario di queste squadre, alcune privilegiano i rilanci corti per costruire dal basso: Napoli, Monza e Roma alcuni esempi.
Parlando invece di manovre, occorre consultare la statistica dei passaggi medi per frazione di gioco. Facendo ciò, scopriremo che ci sono compagini, quali il Napoli, la Lazio e il Monza che conducono manovre lente, elaborate e con molti passaggi prima di arrivare in zona gol. Altre, come Lecce e Verona, prediligono azioni dirette, veloci e non troppo complesse.
Chi ha dribblato maggiormente in Serie A nel girone d’andata?
Prima di andare ad analizzare la situazione interna al nostro campionato, confrontiamolo con i top 5 campionati europei. In Serie A si dribbla poco e si dribbla male: questo è ciò che ci rivela la statistica. La Serie A è ultimissima per dribbling tentati e anche per dribbling riusciti. Che dipenda dalle difese meno permissive o dagli attacchi meno spumeggianti, il dato è comunque impietoso.
Guardando invece dentro casa nostra, il Milan è la squadra che se l’è cavata meglio in questa speciale classifica. I rossoneri tentano più dribbling di tutti (tranne che del Napoli) e sono anche i più precisi del nostro campionato. Situazione completamente opposta per l’Inter: l’altra squadra di Milano è ultima in questa classifica, con pochissimi dribbling tentati e altrettanto pochi dribbling riusciti. Condizione particolare quella del Napoli nel girone d’andata: i partenopei dribblano tanto, anche più del Milan, ma con una precisione nettamente inferiore, simile a quella della Salernitana.
Il “pressing”: Torino sempre col fiato sul collo, male Juve
Ultima speciale classifica quella riguardante il pressing. Andiamo stavolta ad analizzare quanto una squadra pressi e quanti passaggi lasci completare agli avversari. Nella prima metà del campionato il Toro è stata l’unica squadra che è riuscita a mantenere un pressing molto efficace e, contemporaneamente, molto inteso per gli standard della Serie A. Altrettanto efficace la pressione della Fiorentina, tuttavia meno intensa. Movimento senza palla da rivedere completamente per la Salernitana: i campani sono ultimi in entrambe le categorie (% di passaggi concessi agli avversari e intensità del pressing). Male anche Lazio e Juve, con quest’ultima che attua un pressing abbastanza intenso ma ben poco efficace. In linea con la tendenza della lega Milan e Napoli, Roma e Inter di poco sotto.
Queste erano le curiosità sulle statistiche del girone d’andata di Serie A. Se volete continuare a rimanere aggiornati su tutte le news riguardanti il mondo del calcio, continuate a seguire Nasce, Cresce, Calcia.
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