di Lorenzo Fazio
Già prima del lancio di Hogwarts Legacy, hanno fatto molto discutere i tentativi di boicottaggio del nuovo titolo di Avalanche Studios. Alla base di queste polemiche c’erano le presunte affermazioni transfobiche pubblicate sui social da J.K. Rowling, autrice della celebre serie di romanzi di Harry Potter. Il sabotaggio del gioco però, fortunatamente, non ha avuto alcun successo e si è aggiunto ai tanti tentativi di danneggiare la figura, o quantomeno i guadagni, della scrittrice. Seppur la pubblicazione del titolo sia stata una delle migliori mai registrate nell’industria, le lamentele non sembrano destinate a finire presto…
La GDQ vieta Hogwarts Legacy: la situazione sta sfuggendo di mano?
Per chi non la conoscesse, GDQ è l’acronimo di Games Done Quick, un’organizzazione che ospita live di speedrun volte a raccogliere fondi da devolvere in beneficenza; in passato ha infatti effettuato ingenti donazioni a enti come Prevent Cancher Foundation e Medici Senza Frontiere. Le maratone evento più recenti, datate la scorsa estate e un mese fa, possono vantare una raccolta fondi di rispettivamente 3 e 2,6 milioni di dollari; insomma, si tratta di un ottimo modo per divertirsi facendo del bene. Ma cosa c’entra Hogwarts Legacy con tutto questo?
Ebbene, la GDQ ha vietato lo streaming del titolo e di qualsiasi altro gioco legato a Harry Potter; seppur sia stato confermato che questa scelta sarà soggetta a “future decisioni”, non si può che rimanere interdetti da una tale decisione. Nell’elenco dei giochi bannati, infatti, sono stati inseriti i titoli con “contenuti, elementi visivi o un’origine che abbiamo ritenuto non adatti al nostro [loro] stream“; nonostante gli organizzatori non abbiano dichiarato le loro reali motivazioni, possiamo immaginare quale sia questa “origine non adatta” di Hogwarts Legacy…
Le possibili motivazioni del ban
L’organizzazione è da sempre molto vicina alle comunità LGBTQ+, e l’accaduto potrebbe essere interpretato come un attacco a J.K. Rowling; tuttavia, se queste dovessero essere le reali cause della scelta, si tratterebbe di una mossa alquanto discutibile. Considerando i numeri da capogiro ottenuti da Hogwarts Legacy su Twitch infatti, potremmo solo immaginare quanto pubblico avrebbero potuto portare nelle loro streaming.
Insomma, il numero di spettatori e le loro donazioni (oltre che alla bellezza del titolo e al duro lavoro degli sviluppatori) sarebbero potuti essere più che di aiuto per la causa della piattaforma. D’altronde, nonostante le presunte dichiarazioni della autrice siano assolutamente da condannare, è anche vero che il team di sviluppo di Hogwarts Legacy abbia ben poco a che fare con le stesse…
Voi cosa ne pensate? Pensate che la situazione stia sfuggendo di mano? Se volete rimanere aggiornati sugli sviluppi della vicenda, continuate a seguirci su Nasce, Cresce, Respawna!
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