I danni provocati dall’inalazione di tabacco sono ormai noti da decenni; tuttavia la letteratura scientifica continua a scrivere fiumi di inchiostro in merito ai numerosi benefici apportati dall’astensione totale dal fumo, con evidenti vantaggi anche dopo i 50 anni di età.
Non è fondamentale quando smettere di fumare, bensì per quanto tempo si rimane in astinenza da tabacco; questo è, in estrema sintesi, il risultato ottenuto da uno studio pubblicato su “Jama Network Open” il 6 febbraio, e finanziato dal National Cancer Center di Corea.
Il campione di partenza era di quasi 3 milioni di coreani, di cui il 58,1% uomini e il 41,9% donne, e circa 200mila di loro avevano ricevuto una diagnosi di cancro. Le informazioni sono state raccolte sfruttando i dati provenienti dal National Health Insurance Service, l’assicurazione sanitaria obbligatoria per tutti i coreani e che offre un programma di screening biennale; in particolare lo studio ha analizzato le richieste di risarcimento raccolte tra il 2002 e il 2017.
L’elemento saliente della ricerca concerne la tempistiche (ovviamente non si possono considerare in maniera del tutto oggettiva e generalizzabile) entro le quali, una volta smesso di fumare, il rischio di cancro diminuisce sensibilmente; non importerebbe l’età di partenza, chiunque può, sebbene in misure diverse, beneficiare dall’astensione dal fumo.
Dopo 13 anni e 5 mesi di astinenza, il rischio si è ridotto del 42% per il cancro ai polmoni, del 27% per quello al fegato, del 20% per il tumore del colon-retto e del 14% per quello allo stomaco. In generale, dopo 15 anni le possibilità di contrarre il cancro si dimezzano rispetto ai non fumatori. Considerando queste tempistiche indicative, dunque, è palese che prima si smette di fumare, meglio è; per questo motivo è consigliato, se si è avvezzi al fumo, di interrompere questa dipendenza già in gioventù.
Chi smette dopo i 50 anni, tuttavia, non è affatto condannato; il rischio di cancro sarebbe ridotto del 40%, rispetto al 57% dei pre-50 anni. In parole semplici, l’astensione comporta dei benefici a qualunque età, sebbene le tempistiche di riduzione dei tumori siano relativamente lunghe.
Questo studio, tuttavia, presenta dei limiti. Innanzitutto è basato su un campione relativamente ristretto, frutto di una scrematura, favorendo gli individui di buona salute, prevalentemente giovani e dallo status economico più elevato. Inoltre, i dati proverrebbero dagli screening sanitari biennali che, tuttavia, non racchiudevano tutta la popolazione coreana (il 74% nel 2019). Un altro limite è la discrepanza di genere, giacché nel campione selezionato il numero di donne fumatrici era molto minore rispetto a quello maschile, portando quindi a delle difficoltà interpretative dei risultati per il sesso femminile.
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