Dopo anni di stabilità, il mondo dei fumetti sta conoscendo una nuova giovinezza. Grazie al crescente mercato dei manga, oramai diventati di uso comune anche in Italia, sempre più persone leggono le storie disegnate dai più disparati autori. Ma quali sono i fumetti più venduti della storia? Ecco la top 10 a cura di NCS.
Attenzione: i valori di riferimento per il numero di copie sono approssimativi, con un’incertezza di alcune centinaia di migliaia.
Fonte d’ispirazione per molte opere di successo anche recenti, Dragon Ball ha senza dubbio scritto la storia dei fumetti giapponesi. Pubblicato per la prima volta nel 1984, il manga di Akira Toriyama ha saputo raccogliere i favori di pubblico e critica, che negli anni lo hanno elevato a oggetto culturale da preservare e quasi venerare.
Il manga, con 150 milioni di copie vendute, si classifica ultimo in questa classifica, principalmente a causa dei “soli” 42 volumi in cui sono raccolte le avventure di Goku e compagni. Numeri comunque altissimi per un fumetto che ha terminato la pubblicazione nel 1995, prima del boom dei fumetti giapponesi nel mondo. Inoltre, ha anche dato vita ad uno degli anime più famosi di sempre, compagno di giovinezza per molti ragazzi e non solo.
Una tra le famiglie di supereroi più importanti dei fumetti Marvel e non solo, gli X-Men, devono parte del proprio successo alle loro incredibili storie. Nati con poteri derivanti da una mutazione del DNA (da qui il termine mutanti), gli eroi agli ordini del professor Charles Xavier mostrano un lato diverso e problematico della società. Messi in disparte per la loro diversità, lottano comunque per proteggere quell’uomo comune che li teme e li opprime, senza cedere davanti al razzismo incondizionato.
Con oltre 150 milioni di copie e 12000 numeri pubblicati, la carriera degli Incredibili X-Men ha attraversato momenti altalenanti di successo. Tra eroi dimenticati e avventure discutibili, negli ultimi 20 anni la situazione è radicalmente cambiata, anche grazie alle saghe di House of M e Secret Wars, che hanno riportato i mutanti alla loro condizione iniziale; così facendo, sono riusciti ad annullare scempi ed errori commessi dagli sceneggiatori ai danni dei poveri uomini X.
Forse il vero outsider della classifica, il Lucky Luke creato dal fumettista belga Morris ha venduto negli anni quasi il doppio delle due pubblicazioni nelle posizioni precedenti. Infallibile, simpatico e con tratti disneyani, lo sceriffo porta avanti il mito del far West tanto apprezzato dai ragazzi, specialmente in Europa. Tra indiani pellerossa, scaltri cowboy e i temibili fratelli Dalton, le avventure di Luke e del suo fidato cavallo Saltapicchio sono diventate celebri in tutto il globo.
Con circa 250 milioni di copie vendute, il compianto Morris (pseudonimo di Maurice de Bévère) ha dato vita ad uno dei personaggi più amati dai giovani degli anni post-bellici. Lucky Luke ha avuto anche diverse comparsate su schermo, con attori diversi a dargli il volto. Tra questi anche Terence Hill, in una serie del 1992, prodotta prima di abbandonare definitivamente le vesti di pistolero a favore di quelle più tranquille di prete in bicicletta.
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