Finalmente i tifosi ciociari possono iniziare a festeggiare. Il Frosinone è tornato in Serie A a distanza di quattro anni dall’ultima volta e lo fa con tre turni d’anticipo. Per la vittoria del campionato c’è ancora da attendere lo scontro diretto col Genoa, ma che a questo punto ha una valenza simbolica per la squadra di Fabio Grosso.
La vittoria per 3-1 sulla Reggina porta il Frosinone a quota 71 punti, inseguito dal Genoa a 67 e dal Bari a 61. I dieci punti di distanza fra i ciociari e i pugliesi sono quelli che permettono al Frosinone di festeggiare tre giornate in anticipo, mentre al Bari è rimasta solo la speranza di qualche passo falso del Genoa in questo finale di stagione.
C’è solo una parola per descrivere la stagione del Frosinone in questa Serie B: dominio. Gli uomini di Grosso sono il miglior attacco del campionato con 56 realizzazioni, eppure il capocannoniere della squadra è Mulattieri con “solo” 12 gol che, per altro, è fuori da un mese per infortunio. Il segreto di questa promozione passa anche per la grande distribuzione di reti fra i giocatori del Frosinone: il vero numero 9 della squadra sembra essere la squadra stessa.
I ciociari, nonostante la spiccata propensione offensiva, sono anche la miglior difesa del campionato. La porta di Turati è stata trafitta solo 21 volte, un primato condiviso col Genoa che però ha segnato qualche gol in meno rispetto ai diretti rivali. Grandi meriti vanno sicuramente al succitato portiere del Frosinone, che nonostante la giovane età si è reso protagonista di un grandissimo campionato. Turati è un classe 2001, di proprietà del Sassuolo, e ora sembra pronto al grande salto in Serie A, dove peraltro ha già esordito coi neroverdi.
A guidare un pacchetto arretrato pieno d’esperienza ci ha pensato capitan Fabio Lucioni, che già tre volte ha vinto la Serie B con le maglie di Benevento e Lecce. In mezzo al campo al campo è invece territorio di Daniel Boloca (90% di precisione nei passaggi) e di Luca Mazzitelli (2 gol e 5 assist fin qui). La vera forza di questa rosa è però l’attacco, o meglio la grande varietà di scelte e di caratteristiche in mano a Fabio Grosso.
Il tridente titolare è stato per quasi tutta la stagione quello composto da Giuseppe Caso a sinistra, Roberto Insigne a destra e Samuele Mulattieri al centro. Questi tre interpreti hanno portato al Frosinone ben 28 gol in campionato, praticamente la metà di tutti quelli segnati. Bisogna però spendere due parole per le seconde linee che si sono fatte trovare pronte in ogni situazione di bisogno: Moro, Borrelli e Garritano hanno segnato complessivamente 12 reti, riuscendo spesso e volentieri a cambiare l’equilibrio della gara.
Un plauso va fatto, infine, all’allenatore di questa squadra. Fabio Grosso ha regalato un sogno al popolo di Frosinone, che dopo quattro anni torna nel grande calcio italiano. L’ex Campione del Mondo 2006 si è tolto la sua prima, vera soddisfazione da allenatore e ora è pronto per la nuova avventura in Serie A. C’è prima un campionato da finire e possibilmente da vincere, ma un eventuale secondo posto non potrà rovinare la stagione fantastica del Frosinone.
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