di Alessandro Colepio
L’annata 2022/2023 si sta rivelando molto più proficua del previsto per il calcio italiano. Ben cinque club di Serie A sono arrivati in semifinale nelle tre grandi competizioni europee, con una fra Inter e Milan che avrà il posto assicurato nella finale di Champions League. Juventus e Roma sono ancora in corsa per l’Europa League e chissà che non si ritrovino proprio a scontrarsi in finale, mentre la Fiorentina ha tutte le carte in regola per alzare la Conference League.
Si tratta di un gande risultato per il nostro calcio, che grazie agli straordinari sorteggi dei suoi club e ad un sorteggio fortunato può tornare ad annusare il profumo di gloria europea che manca da tanti anni. E proprio per celebrare i successi delle italiane in Europa, ripercorriamo l’ultima volta che ciascuno di queste cinque società ha raggiunto una semifinale continentale.
L’Inter e il successo quasi raggiunto
Per l’ultima semifinale europea dell’Inter dobbiamo tornare indietro all’agosto 2020. I campionati e le coppe erano stati sospesi a causa del COVID e si sono protratti per tutta l’estate, così i nerazzurri si sono trovati ad affrontare lo Shakhtar Donetsk in semifinale di Europa League.
Sulla panchina del club milanese c’era Antonio Conte: il tecnico leccese non era ancora riuscito a scucire lo Scudetto dal petto della Juventus ma la sua Inter dimostrava già un gran futuro e la possibilità di far bene anche in Europa. Lukaku e compagni demolirono i rivali ucraini in una partita secca vinta per 5-0 grazie alle doppiette della LuLa e al gol di D’Ambrosio.
I nerazzurri si guadagnarono così l’accesso alla finale, giocata e persa contro il Siviglia per 3-2. Fu una grande delusione per tutti i tifosi interisti, che però l’anno successivo poterono festeggiare il primo successo in Serie A dopo l’era Mourinho.
Romelu Lukaku (@Shutterstock)
La Juve dal dominio in Serie A alle notti europee
Pensare all’ultima semifinale continentale della Juventus riporta la mente a quei 9 anni di dominio incontrastato in Serie A e a quelle spedizioni in Champions League mai riuscite fino in fondo. Nel 2017 i bianconeri avevano forse la squadra più forte del loro decennio d’oro, sicuramente a parimerito con quella del 2015, e nel loro cammino avevano buttato fuori tra le altre il Barcellona di Messi, Suarez e Neymar.
Gli uomini di Allegri arrivarono alla semifinale trovandosi davanti il Monaco, rivelazione assoluta di quella stagione. I monegaschi ci provarono, anche grazie ad un giovanissimo Kylian Mbappé che si stata affacciando al grande calcio, ma nonostante ciò furono annichiliti nella doppia sfida.
0-2 a Monaco, grazie alla doppietta di Higuain, e 2-1 all’Allianz Stadium. Protagonista assoluto fu sicuramente Dani Alves, autore di un gol e tre assist in due partite. La Juventus si conquistò così l’accesso alla finale di Cardiff, che però si aggiudicò uno dei milgiori Real Madrid di sempre, battendo i bianconeri per 4-1.
Il Milan in Europa manca da troppo tempo
È incredibile pensare che la squadra italiana con più titoli europei abbia avuto un’assenza così lunga dal suo habitat naturale. L’ultima apparizione del Milan in una semifinale di Coppa europea è stata nella stagione 2006/2007, quella culminata con la vittoria della Champions League ad Atene.
I rossoneri di Ancelotti affrontarono il Manchester United, una delle squadre più forti dell’epoca. L’andata a Old Trafford finì 3-2 per gli inglesi grazie ad un gol di Cristiano Ronaldo e alla doppietta di Rooney, ma il mondo del calcio si fermò ad applaudire quel ragazzino brasiliano che in novanta minuti fece impazzire i Red Devils e segnò due gol: Ricardo Kakà.
Al ritorno il Milan entrò in campo con una cattiveria agonistica incredibile e, forte anche della spinta di San Siro, rifilò un secco 3-0 agli uomini di Ferguson. Sul tabellino dei marcatori finì ancora Kakà, accompagnato da Seedorf e Gilardino. In finale venne poi il momento del Liverpool, sconfitto 2-1 con doppietta di Inzaghi dopo quasi due anni dalla disfatta di Istanbul.
Carlo Ancelotti (@Shutterstock)
La Fiorentina dalle due facce fra Conference League e Serie A
La squadra di Vincenzo Italiano in questa stagione si è dimostrata l’applicazione calcistica del romanzo “Dr. Jekyll e Mr. Hyde”. I Viola si sono dimostrati tanto altalenanti in campionato quanto cinici in Europa, fra l’altro spingendosi fino a palcoscenici che Firenze non vede da diversi anni.
L’ultima semifinale con la Viola in campo risale all’Europa League 2014/2015, quando la rosa di Vincenzo Montella si trovò davanti un grandissimo Siviglia. Due sconfitte fra il Franchi e la Spagna, con un complessivo punteggio di 5-0. La Fiorentina dovette arrendersi ad un Siviglia decisamente superiore che poi arriverà fino in fondo e vincerà la Coppa, ma quella cavalcata europea sarà sempre nel cuore del tifo Viola. Fra l’altro, quella Fiorentina poteva vantare nomi importanti come Momo Salah, Josip Ilicic, Marcos Alonso, Neto, Savic e Joaquin. Tanti campioni che a Firenze hanno fatto il salto verso il grande calcio.
Fiorentina (@Shutterstock)
La Roma spera nel suo Special One
L’effetto Mourinho si sente e permea questa Roma fino in fondo. In campionato, i giallorossi lottano per la qualificazione in Champions League, mentre in Europa League sono in corsa per un altro trofeo europeo al secondo anno della gestione del portoghese.
L’ultima semifinale europea giocata dalla Roma è infatti il doppio confronto con il Leicester della stagione passata, valido per l’accesso alla finale della scorsa Conference League. L’andata si gioco al King’s Power Stadium e terminò 1-1 grazie alla rete di Pellegrini e all’autogol di Mancini. Il ritorno fu tutt’altra storia: un Olimpico vestito a festa guidò i suoi gladiatori verso una vittoria sudata ma meritata, siglata da un gol di Abraham dopo appena 11 minuti.
La Roma conquistò così l’accesso alla finale di Tirana, giocata e vinta 1-0 contro il Feyenoord. I giallorossi sono stati la prima squadra nella storia ad alzare la nuova Conference League, e quest’anno sperano di fare il colpo grosso cercando di vincere anche l’Europa League.
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