di Redazione NCI
Forza Horizon non scherza con chi non rispetta i suoi standard: un giocatore è stato bannato “quasi” permanentemente a causa della livrea che ha creato.
Un clamoroso ban millenario
Ormai è nota la vasta gamma di personalizzazione che offre il titolo di Playground Games, che con il passare delle edizioni è in continua espansione. C’è chi però questa volta ha esagerato, raffigurando marchi, scritte e personaggi al limite del consentito. Un player su Reddit ha deciso di condividere il ban del proprio amico.
“Il mio amico mi ha appena detto che ha ottenuto un ban di 8.000 anni per una delle sue livree. Non ha mai ricevuto alcun avviso prima di questa azione“. In allegato al post è stata caricata l’immagine della livrea in questione, con l’aggiunta dell’annuncio di allontanamento da Forza Horizon 5 a vita.
Come si può notare sopra, il design creato dal giocatore raffigura il leader nordcoreano Kim Jong-un, oltre a una scritta “Send Nukes”. A completare il tutto, c’è un’immagine del logo KFC, un logo Pirelli e la scritta, con relativo marchio, della New Balance.
Il giocatore ha tentato di accedere nuovamente, ma al suo ritorno è apparso il seguente messaggio: “Il tuo gamertag è stato bannato da questa funzione“. Inoltre, era presente una nota che segnalava la validità dell’allontanamento, ovvero sino al 31/12/9999.
La reazione della community
Fin da subito la community si è divisa tra chi ha giudicato l’azione esagerata, e chi l’ha invece sostenuta, giudicando la livrea “oltre il consentito”.
Qualcuno ha addirittura commentato contro il ban: “Vale la pena notare che essere bannato in modo permanente/fino al 9999 per un primo reato è ridicolmente pesante. Ban temporanei, certo. Ma i ban permanenti dovrebbero essere riservati a coloro che hanno già dimostrato di non saper cogliere l’avviso“.
Un altro commento, si è invece dichiarato a sostegno del provvedimento: “Il problema è che quei “marchi parodia” sono proprio accanto a un dittatore odiato. Nel business aziendale, questo può essere facilmente visto come un enorme problema per azionisti e partner“.
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di Simone Merlo
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