Barcellona (@Shutterstock)
Le eliminazioni di Real Madrid e Bayern Monaco lasciano la porta aperta alla terza grande favorita della Champions League. Il Barcellona, infatti, non partirà con il pronostico dalla sua parte solo in occasione della semifinale contro l’Inter ma è anche la principale candidata al successo finale nella competizione. Dopo dieci anni d’attesa la coppa dalle grandi orecchie farà il suo ritorno in Catalogna?
La squadra di Flick è uno spettacolo per gli occhi. Una squadra offensiva, spinta dalla convinzione che il gol sia solo questione di tempo. Non è uno stile di calcio che teme la pressione avversaria, anzi, è capace di ripartire velocemente e dare spinta all’enorme talento offensivo a disposizione. Sarebbe però riduttivo definire il Barcellona come una squadra completamente votata all’attacco e che “subisce troppi gol”.
Certo, sul fronte opposto il Barcellona propone una difesa che va oltre la semplice linea alta: un sistema tattico in cui i difensori galleggiano costantemente a ridosso della linea di metà campo; un sistema però affinato durante la stagione per controllare meglio i rischi. I gol concessi potrebbero sembrare troppi per chi punta a vincere tutto, ma fin quando si segna un gol più dell’avversario si ha sempre ragione. Insomma, il percorso tracciato sembra essere quello giusto per la vittoria, già a partire da questa Champions League.
Nella storia del calcio si è spesso parlato di grandi squadre guidate da grandi calciatori, dei simboli non solo per la propria personalità ma anche, e soprattutto, per il loro elevatissimo tasso tecnico. A Barcellona ne sanno qualcosa, avendo avuto in tempi recenti come trascinatore quello che può essere considerato uno dei più grandi di sempre (se non il più grande, ma qui ci esimiamo dall’esprimere un giudizio per non dilungarci su un tema che meriterebbe più di un semplice articolo).
Dall’addio di Messi però in Catalogna non ci si era più avvicinati così tanto al successo in campo europeo. La semifinale è la prima da quando il rosarino ha salutato i blaugrana, mentre il titolo manca addirittura dal 2015. Il nuovo ruolo di “simbolo” sembra poter essere ricoperto da Lamine Yamal, senza dimenticare chiaramente la grande stagione di Raphinha. Tuttavia il classe 2007 è un fenomeno (pre)destinato a fare grandi cose. Il sogno? Champions League e Pallone d’Oro, ad appena 18 anni. Sarebbe un’impresa leggendaria, per il Barça e probabilmente per tutta la storia del calcio. Intanto la “Coppa dalle grandi orecchie” è lì, a un passo. E il Barcellona è la grande favorita per il successo finale.
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