Attualità

Fiumicino, non le vendono l’acqua solo perché è russa

A Fiumicino, una donna di origini russe di nome Anna Larina, residente in Italia dove lavora come interprete da ormai dieci anni, ha denunciato sui social media di essere stata privata dell’acquisto di una bottiglietta d’acqua presso l’aeroporto. Il motivo? Proprio da ricercare nella sua cittadinanza russa.

Ha origini russe, le negano l’acqua

La donna ha postato sui social, come riportato anche da TGCOM24, un video, rivelando nei dettagli l’accaduto: “Ho il permesso di soggiorno. Pago le tasse in Italia da 10 anni. Ho gli stessi diritti degli italiani. Sono shockata. A Roma non posso comprare una bottiglietta d’acqua perché sono russa. Non so neanche come commentare”. 

Secondo il suo racconto, nel tentativo di prendere una bottiglietta d’acqua, il personale del duty free le ha comunicato che “non poteva effettuare acquisti a causa del suo passaporto russo, perché 2 anni fa hanno iniziato la guerra”. Larina ha richiesto una prova di questa affermazione, ricevendo in risposta il suggerimento di consultare il sito del Ministero degli Esteri.

Le scuse di ADR

Dopo l’episodio, la società Aeroporti di Roma ha risposto alla denuncia esprimendo costernazione e rammarico per l’accaduto, e ha dichiarato di aver trasferito la segnalazione al gestore del duty free. “Le assicuriamo che il rispetto delle persone, delle regole e la cortesia nei confronti dei passeggeri sono inderogabili per ADR, così come lo sono per i suoi partner operativi in aeroporto. Sicuri che episodi simili non si ripeteranno, la ringraziamo per aver condiviso con noi la sua esperienza e la aspettiamo in occasione di una sua prossima partenza”. Questo il messaggio di scuse, rilasciato nei commenti, da parte di Aereoporti di Roma. “Per quanto possa occorrere, naturalmente confermiamo che non esiste alcuna norma che vieti la vendita di generi alimentari o di beni di qualsiasi tipo a persone con cittadinanza di determinati Paesi” hanno poi aggiunto.

La sua storia ha ricevuto numerosi messaggi di solidarietà e sostegno sui social media, ai quali ha risposto scrivendo: “Lo so, l’Italia è piena di persone favolose”.

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Francesco Gervasio

Nato a Camerino, un piccolo comune universitario nelle Marche, ho frequentato l’istituto alberghiero di Cingoli, e sto ora seguendo un corso di laurea in Scienze Gastronomiche.

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