fbpx Firenze, ruba in un ristorante e poi "rischia la giocata": "Quello era un sosia"
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Firenze, ruba in un ristorante e poi “rischia la giocata”: “Quello era un sosia”

di Gabriele Nostro

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Firenze, piazza Santa Maria Novella. Nei giorni precedenti l’inaugurazione della pizzeria Giotto, è successo qualcosa che ha del clamoroso; il locale, in fase di allestimento, all’epoca era vuoto di clienti e pieno di dipendenti e ultimi operai. Un uomo, ingolosito forse dal naturale caos pre inaugurazione, ha scelto di mettere in scena il suo furto.

A Firenze una nuova arte del furto

Secondo quanto riporta Corriere della Sera, una volta entrato senza farsi notare, il ladro si sarebbe diretto verso un borsello lasciato incustodito, poi, non curandosi d’essere il solo fuori luogo, ha agguantato l’oggetto dandosi alla fuga. Dal marsupio il ladro ha ricavato qualche soldo e un paio di documenti; uno scippo classico, con tanta infamia e niente gloria.

Il ritorno dell'”innocente”

Nonostante tutto, giustizia ha voluto che l’operazione sia stata ripresa dalle videocamere di sorveglianza della neo attività e la sagoma del borseggiatore sia stata “fotografata” e tenuta bene a mente da tutti. Così quando, qualche giorno dopo l’apertura, l’ingenuo furfante si è presentato come cliente, è stato riconosciuto da tutti i lavoratori. Tutti i presenti hanno puntato il dito contro di lui, sicuri di non poter sbagliare. Allora, messo alle strettissime, il “povero” incolpato avrebbe inventato la più banale e sciocca delle scuse: “Ognuno di noi ha 7 sosia nel mondo“, sostenendo che la persona ripresa dai sistemi di sorveglianza fosse solo qualcuno che gli somigliava molto. E anche di fronte alle forze dell’ordine che gli facevano notare come zaino e orologio fossero gli stessi, avrebbe risposto che ne esistono di simili un po’ ovunque. L’imbroglione, dimostrandosi ben poco convincente, ha visto recapitarsi una denuncia, e adesso sarà il giudice a stabilire responsabilità e pena per il reato commesso.

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