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Fifa, multa al Senegal per i disordini contro l’Egitto nelle qualificazioni mondiali

di Federico Minelli

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La Fifa, dopo i fatti dello scorso 29 marzo, ha deciso di multare la Federazione calcistica del Senegal. L’ammenda ammonta a 175mila franchi svizzeri, cioè circa 170mila euro, per i disordini causati dai tifosi di casa, tra cui il laser puntato nei confronti di Salah al momento del rigore decisivo.

Fifa, le decisioni nei confronti del Senegal

Il comitato disciplinare ha analizzato tutti i fatti avvenuti nello stadio di Diamniadio. Oltre ai laser, infatti, sono stati esaminati anche un’invasione di campo, uno striscione offensivo e il “mancato rispetto della legge e dell’ordine nello stadio”. 

La decisione della Fifa è stata quella di multare la federazione senegalese per 175mila franchi svizzeri (170mila euro circa) ma non solo. Infatti, il Senegal dovrà giocare la prossima gara ufficiale a porte chiuse. La federazione egiziana, inoltre, aveva presentato un esposto ufficiale alla Fifa dopo i fatti del 29 marzo.

 

Le accuse dell’Egitto e la risposta del Senegal

Nel comunicato si legge che “la nostra squadra è stata fatta oggetto di insulti razzisti, anche con striscioni, in particolare contro Mohamed Salah. Inoltre i nostri giocatori sono stati terrorizzati dai tifosi senegalesi, che hanno scagliato contro di loro bottiglie e pietre mentre stavano effettuando il riscaldamento prepartita“.

Il Senegal aveva affidato la risposta alle accuse al suo presidente nonché vicepresidente della Caf, Augustin Sengho. “Ovviamente ero allo stadio – ha detto – ma non ho visto alcun oggetto scagliato dagli spalti contro gli egiziani. E se davvero sono stati usati dei laser, è la prima volta che accade in Senegal, al contrario di quanto avviene in Egitto. Comunque ora attendiamo i risultati dell’indagine sull’accaduto“.

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