di Stefano Ceresoli
911 giorni di attesa. 911 giorni di sofferenza, di attesa, di speranza. Ma finalmente, dopo due anni e mezzo da dimenticare, la Ferrari è tornata sul gradino più alto del podio. E l’ha fatto nella maniera migliore possibile.
Ferrari e l’attesa per il 2022
Ferrari aveva deciso di non focalizzarsi sullo sviluppo della macchina negli ultimi due anni, portando a due deludenti stagioni senza vittorie. Questo per spostare tutto il focus sulla stagione 2022: il cambio radicale del regolamento sarebbe stato una svolta essenziale. Costruire una vettura veloce, affidabile e aerodinamica è stata una priorità della Scuderia negli ultimi anni. Un compito non facile, ma che ha dato oggi i suoi frutti. Già dai test la nuova F1-75 era apparsa velocissima e molto affidabile, con un più che discreto vantaggio sulle avversarie, ma la vera conferma sarebbe stata la qualifica. Ed infatti, Leclerc è riuscito a piazzare la vettura in pole position ieri sera, partendo oggi con un vantaggio sul rivale e campione del mondo in carica Max Verstappen.
La cronaca di una gara leggendaria
Alla partenza Leclerc ha avuto un ottimo spunto, rimanendo in prima posizione e cominciando a costruire un vantaggio sul rivale. La Ferrari è rimasta, durante tutta la gara, la macchina più veloce di tutte, per la prima volta dal 2008. Questo ha costretto Verstappen e Red Bull a una strategia molto aggressiva, che ha portato ad un’epica battaglia dopo il primo round di pit-stop. Leclerc e Verstappen si sono alternati alla guida del gran premio, con sorpassi e controsorpassi, per multipli giri, in una delle battaglie più eccitanti degli ultimi anni. I due piloti hanno combattuto duramente, dando il meglio di loro stessi, ma nonostante ciò Leclerc aveva costruito un vantaggio rassicurante a quindici giri dalla fine.
Un finale da brividi
Questo fino a quando la macchina di Pierre Gasly, motorizzata Red Bull, si è fermata a lato della pista in fiamme. Questo ha fatto scattare la safey car, che ha riportato Verstappen vicino a Charles Leclerc, ma ha anche fatto suonare un campanellino di allarme in casa Red Bull. Infatti, Verstappen e Perez avrebbero vissuto un incubo da quel momento in avanti. Alla fine della safety car, il campione del mondo in carica ha perso improvvisamente potenza sul rettilineo, venendo superato da tutti e venendo costretto a ritirare la macchina, perdendo il secondo posto, ora di Carlos Sainz, secondo pilota Ferrari. All’ultimo giro invece è arrivato il turno di Sergio Perez. Il messicano ha perso il controllo della macchina, che si è misteriosamente ed improvvisamente spenta. Questo ha permesso a Lewis Hamilton di ottenere la terza posizione e il podio. Insomma, un disastro per Red Bull. Ma al contempo una gioia impareggiabile per i membri della Scuderia, che finalmente tornano sul gradino più alto del podi e si pongono ora come favoriti per il mondiale.
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Di Ceresoli Stefano
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