Fable è sicuramente una di quelle esclusive che tutti i possessori di una Xbox ricorderanno. Uscito in origine per la prima Xbox e PC nel lontano 2004, è stato poi riproposto in versione Anniversary anche su Xbox 360. Su ques’ultima sono poi usciti nel 2008 e nel 2010 rispettivamente Fable II e Fable II. A distanza di praticamente 10 anni, nel 2020 Microsoft ha annunciato ufficialmente un nuovo progetto, in sviluppo presso Playground Games. In vista di questo nuovo capitolo, di cui ancora oggi non sappiamo praticamente nulla, scopriamo cosa ha reso grande la serie e perché è stata così importante per l’industria videoludica.
Il primo Fable è una piccola perla del panorama della prima console Microsoft. Ideato da Peter Molyneux e uscito per la prima volta nel 2004, si tratta di un’avventura in terza persona, dai forti tratti ruolistici e con un’ispirata ambientazione fantasy. Nonostante spesso se ne parli fin troppo poco, e in caso sempre in relazione alle promesse non mantenute e non per l’effettiva qualità del gioco, Fable rappresenta una produzione di pregevolissima fattura, che è stata fondamentale per l’evoluzione del mondo dei videogiochi. Inoltre, ha saputo ispirare e re-inventare un genere.
Fable è stato infatti uno dei primissimi videogiochi a proporre le scelte morali. Un libero arbitrio concreto, tangibile. Sentiremo il peso delle nostre scelte fin dalle primissime fasi di gioco, in cui potremmo ritrovarci a scegliere se confessare o meno un tradimento, per esempio, o se difendere o meno un giovane indifeso. Le scelte morali avranno un impatto non solo sul mondo di gioco, che risulterà vivo e con delle proprie dinamiche, ma anche sul nostro protagonista.
Il modo in cui ci comporteremo avrà, infatti, ripercussioni sul nostro aspetto fisico. Se sceglieremo di essere dei guerrieri malvagi, le nostre sembianze tenderanno sempre più verso quelle di un demonio. Avranno delle conseguenze anche sulle armi e sull’equipaggiamento di gioco. In base al nostro allineamento potremo avere accesso a specifici equipaggiamenti, ognuno con delle caratteristiche uniche. Ovviamente determinerà anche le nostre relazioni con i vari personaggi, tutti con una propria personalità e caratterizzati dal classico umorismo della serie. Un aspetto chiave in Fable sono proprio le relazioni sociali. Sono presenti moltissime possibilità di interazione, molte delle quali non propriamente verbali. Potremo infatti scegliere tra una vasta gamma di azioni, che andranno a delineare il tipo di relazione che avremo con un determinato personaggio, ma anche il modo in cui questo e gli altri NPC ci vedranno.
Con i vari personaggi potremo anche scegliere di intraprendere delle relazioni amorose. In questo Fable ha rappresentato un ulteriore passo in avanti nel mondo dei videogiochi. È stato infatti uno dei primi a supportare direttamente i diritti LGBT. Non solo potremo scegliere se vestirci da uomo o da donna, ma potremo avere anche relazioni omosessuali. È persino presente la possibilità di intraprendere relazioni con più personaggi contemporaneamente, aprendosi quindi alla poligamia e alle relazioni extraconiugali.
Un altro aspetto cardine di tutta la serie è quello dei lavori, che soprattutto in Fable II e Fable III rappresentano un’importante fonte di guadagno. Anche questi variano molto in base alle scelte morali. Potremo infatti scegliere tra mestieri più “tradizionali”, come il barista, il fabbro o l’agente immobiliare (questo in particolare è uno dei più riusciti), o lavori come il cacciatore di taglie o il mercante di schiavi.
Più in generale, la serie ha introdotto anche meccaniche di gioco legate all’open world. Prima su tutte l’introduzione del ciclo giorno-notte, meccanica che ormai troviamo in praticamente tutti i giochi del genere.
Insomma, la serie di Fable ha presentato moltissime novità e caratteristiche peculiari, che la rendono sicuramente una delle migliori serie fantasy uscite su Xbox. Con il suo umorismo travolgente, la sua impostazione ruolistica e un mondo esteticamente affascinate, merita sicuramente di essere recuperato da ogni utente Microsoft. Soprattutto se consideriamo che tutta la serie si trova in versione retrocompatibile su Game Pass. Non possiamo fare altro quindi che consigliarvi di dare almeno una chance a questa serie e di continuare a seguirci su Nasce, Cresce, Respawna per rimanere sempre aggiornati su tutte le notizie del mondo del gaming. Se l’articolo vi è piaciuto, leggete anche:
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