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Eurovision Song Contest – Ecco chi sono i vincitori degli ultimi anni!

di Domenico Scala

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L’Eurovision Song Contest 2023 è ormai alle porte! È tutto pronto infatti alla M&S Bank Arena di Liverpool per la 67ª edizione del contest canoro più importante al mondo, che quest’anno vedrà Marco Mengoni a rappresentare il Tricolore dopo la vittoria allo scorso Festival di Sanremo con l’intensa “Due Vite”. L’artista di Ronciglione (VT) avrà l’arduo compito di provare a riportare in Italia il microfono di cristallo a due anni dalla storica vittoria dei Maneskin, che la sera del 22 maggio 2021 hanno di fatto inaugurato un’autentica scalata ai vertici delle classifiche mondiali.

Mengoni è alla seconda partecipazione all’Eurofestival; è di esattamente dieci anni fa infatti l’esperienza sul palco di Malmo (Svezia) con “L’Essenziale”, che in quell’occasione chiuse al 7° posto. Quest’anno si proverà a fare meglio, ricordando che l’Italia (come di consueto) è già di diritto in Finale in quanto membro dei “Big 5”, i cinque Paesi che contribuiscono maggiormente alla realizzazione dell’evento. E per prepararci a seguire al meglio le Semifinali di martedì 9 e giovedì 11 maggio e la Finale di Sabato 13 maggio, andiamo adesso a scoprire insieme chi sono invece i vincitori del concorso degli ultimi anni!

 

Eurovision 2016 – Ucraina, Jamala

Nel 2016 a vincere fu l’Ucraina! La guerra non era così lontana come può sembrare, dato che in Crimea la situazione era già precipitata da un paio d’anni; a rappresentare la TV di Stato di Kiev fu quindi Jamala, che portò in gara “1944”, brano in inglese e in lingua tatara sulla deportazione dei tatari di Crimea operata negli anni ’40 per volere di Iosif Stalin come rappresaglia per il presunto collaborazionismo con la Germania nazista. A detta dell’interprete la canzone può anche porsi in realtà come parallelo tra la deportazione attuata in periodo sovietico e l’annessione della Crimea alla Federazione Russa nel 2014, il cui riconoscimento internazionale è a dir poco controverso.

L’Eurovision Song Contest è concepito come “festa”, un incontro (e confronto!) pacifico tra tutte le culture, le lingue e le tradizioni europee, musicali ma non solo. Da regolamento i brani in gara non dovrebbero quindi contenere alcun tipo di riferimento politico pena l’esclusione dal concorso, verificatasi in più occasioni in passato. Nonostante questo, l’Unione Europea di radiodiffusione confermò che non c’era motivo di squalificare l’Ucraina in quanto né il titolo del brano né il testo dello stesso sembravano rimandare a concetti esplicitamente politici; Jamala salì quindi sul palco di Stoccolma e riuscì addirittura a vincere, portando il Paese al secondo trionfo nella storia della manifestazione, cui seguì ovviamente un’infinita scia di polemiche.

 

 

Eurovision 2017 – Portogallo, Salvador Sobral

L’anno seguente, nonostante un po’ d’incertezza, l’Eurovision si tenne quindi a Kiev (Ucraina) e la Russia venne sostanzialmente squalificata per una (ovvia) controversia politica. A vincere fu a sorpresa il Portogallo, alla sua prima vittoria assoluta! Nonostante Francesco Gabbani fu considerato a lungo il favorito assoluto per la vittoria, “Occidentali’s Karma” non riuscì ad andare oltre il 6° posto finale e a trionfare su Salvador Sobral con “Amar pelos dois”, brano intimo e minimalista che riuscì a conquistare tanto le giurie quanto il televoto portando sul palco la tradizione portoghese più autentica.

 

 

Eurovision 2018 – Israele, Netta

Nel 2018 si volò quindi a Lisbona per un’edizione che vide dopo vent’anni il ritorno al successo di Israele! Lo Stato della Stella di David ottenne la sua quarta vittoria assoluta grazie al pop-dance di “Toy”, brano portato in scena in maniera quasi no-sense dall’esuberante Netta Barzilai, uno dei volti eurovisivi più iconici dell’ultimo decennio, tanto da guadagnarsi un cameo nella commedia Netflix a tema Eurovision “La storia dei Fire Saga”, con protagonisti Will Ferrell e Rachel McAdams.

 

 

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