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Eurovision, la Kalush Orchestra vende il premio per aiutare l’Ucraina

di Antonio Stiuso

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La Kalush Orchestra, band ucraina diventata famosa dopo la vittoria dell’Eurovision 2022, ha deciso di mettere all’asta il proprio premio per aiutare i soldati ucraini a combattere il nemico. Il ricavato, infatti, sarà utilizzato per acquistare droni militari per sostenere l’esercito.

Premio all’asta per aiutare l’Ucraina

La Kalush Orchestra ha venduto il trofeo vinto all’Eurovision Song Contest 2022 per aiutare l’esercito ucraino nella guerra contro la Russia. Un evento tanto insolito quanto nobile: non era mai successo infatti che i vincitori decidessero di mettere all’asta il proprio trofeo. La band ucraina aveva annunciato già qualche giorno fa la decisione di vendere il microfono di vetro, insieme al cappellino rosa del frontman del gruppo.

La Kalush Orchestra non ha mai nascosto l’intenzione di aiutare il proprio popolo coinvolto in una guerra ormai senza fine. Proprio sul palco dell’Eurovision non sono mancati messaggi di pace e “Stefania”, la loro canzone, è diventata un vero e proprio inno contro la guerra. “Stiamo facendo del nostro meglio per aiutare l’Ucraina. Vogliamo vendere questo cappello e tutto il ricavato sarà devoluto alle forze armate ucraine”. Ha annunciato Oleh Psjuk, frontman della band, tramite un video pubblicato sui propri canali social.

Un trofeo da 900 mila dollari

L’annuncio della vendita all’asta del premio vinto all’Eurovision è partito sempre da Psjuk, durante un concerto di beneficenza a Berlino dove l’ormai famosa band si è esibita. Qui è stato annunciato anche che il ricavato dell’asta sarà utilizzato per acquistare tre droni di fabbricazione ucraina (PD-2) e che saranno donati all’esercito ucraino per affrontare l’invasione russa nella propria terra.

Ad aggiudicarsi il premio e il cappellino messi all’asta è stata la società di cryptovalute WhiteBIT, che è riuscita a raccogliere l’esorbitante somma di denaro grazie al supporto ricevuto da migliaia di donatori. Come riporta Stratcom Centre UA, l’asta si è conclusa toccando soglia 900mila dollari (circa 838mila euro), somma che è stata devoluta alla Serhiy Prytula Foundation, fondazione che sta aiutando l’esercito ucraino da quando la Russia occupò la Crimea nel 2014.

Il nobile gesto della band ucraina ci fa ben sperare perché ci sono ancora persone che mettono nobili ideali al primo posto, perfino sopra i traguardi personali ottenuti con tenacia e sacrificio. Non c’è traguardo più nobile, infatti, della salvezza di persone che soffrono ingiustamente e non c’è premio più grande della pace tra i popoli.

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