di Michele Messina

“Shoppare” in un videogioco, specialmente nell’era dei battle royale, è una pratica ormai collaudata a cui tutti siamo abituati. Eppure, c’è chi di questo sistema ha fatto un vero e proprio impero economico; sedetevi comodi e godetevi la storia di Entropia Universe.

Entropia Universe ed il sistema capitalista

Iniziamo con un po’ di storia, Entropia Universe è un MMORPG sviluppato da MindArk e fin qui niente di particolare. Molti dei più noti MMORPG sono nati nei primi del duemila, quello che distingue però Entropia dal resto è il suo particolare sistema di micro-transazioni.

Come molti giochi del genere, “alla Second Life” per intenderci, è possibile acquistare diversi beni all’interno del gioco, dai cosmetici ai lotti di terreno. Il sistema economico di Entropia si basa però su un fattore cruciale: la moneta guadagnata in-game può essere convertita in dollari reali. Ma attenzione, non stiamo parlando di vendere il proprio account con dentro i migliori cosmetici, come ai tempi di Metin 2. In Entropia si tratta di scambiare letteralmente la moneta in-game col dollaro americano, con un cambio di 10:1. Di fatto, tutti gli oggetti acquistabili e vendibili, all’interno del gioco, acquistano così un valore reale, considerando anche i costi di “prelievo” quasi assenti.

Ovviamente, avrete già capito cosa è successo in Entropia negli ultimi vent’anni, contribuendo ad ingigantire la fama del titolo. I giocatori sono riusciti, negli anni, a creare dei veri e propri imperi economici, seduti comodamente davanti il PC. Iniziando con l’aprire piccoli negozi per scambiare oggetti e mercanteggiare, si è arrivati alle acquisizioni immobiliari, di case, edifici, isole ed addirittura pianeti.

In Entropia Universe, comprare pianeti, per quanto non alla portata di tutti, è un mercato stranamente florido, considerando che si tratta pur sempre di bit.

Gli acquisti più cari del gioco

Dopo aver approfondito la storia di Entropia Universe, è arrivato il momento di parlare degli acquisti più cari sempre in tutto il mondo dei videogiochi. Vi anticipiamo una cosa, il titolo è entrato diverse volte nel Guinness dei Primati, proprio per la vendita del più caro oggetto digitale di sempre.

Il 2004 è l’anno del primo record, in cui MindArk ha indetto la prima asta all’acquisto di un’intera isola, “Treasure Island”. Ad accaparrarsi il premio fu il giocatore Zachurm “Deathifier” Emegen, con quattro spicci, 265.000 PED, la moneta in-game, corrispondenti a circa 26,500$. Certo, si trattava di un’isola completamente inesplorata nel gioco, ricca di risorse da rivendere agli altri giocatori, ma la cifra rimane un tantino eccessiva. Zachurm “Deathifier” Emegen è rientrato nell’investimento in meno di un anno, affittando case virtuali e tassando i giocatori che volevano sfruttare le risorse dell’isola.

Meno di un anno dopo, nel 2005, Jon “Neverdie” Jacobs ha acquistato un resort per 100.000$, sorpassando il precedente record. Stavolta si direbbe un prezzo quasi economico, considerando che il resort si trova su un asteroide. L’idea di Jacobs, che ha ribattezzato il resort “Club Neverdie”, era quella di trasformare il punto in un luogo per l’intrattenimento virtuale in diretta. Tra l’altro, lo stesso club, nel 2010 è stato venduto dallo stesso Jacobs per 635.000$, stavolta però in lotti separati a diversi acquirenti, rientrando ampiamente dell’investimento e guadagnandoci pure.

Questa è la storia di Entropia Universe, un titolo che punta più al capitalismo che la piacere di giocare. E voi avete qualche centinaia di migliaia di dollari da investire in club virtuali e pianeti? Fateci sapere cosa ne pensate su Nasce, Cresce, Respawna.

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