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Elden Ring: Shadow of the Erdtree, ecco la recensione con voto di NCR!

Dopo due anni di attesa, per la maggior parte senza la minima comunicazione sull’atteso DLC, Shadow of the Erdtree è finalmente qui. Stiamo parlando senza ombra di dubbio di una delle espansioni più attese degli ultimi anni, ma FromSoftware sarà riuscita a soddisfare le altissime aspettative dei fan di Elden Ring? Vediamolo insieme, in questa nuova recensione targata NCR.

Elden Ring: Shadow of the Erdtree, aspettative deluse o soddisfatte?

Che il DLC di Elden Ring fosse tra le uscite più attese dell’anno non è di certo una novità. Fin dal rilascio del titolo nel 2022, i fan attendevano con ansia un’espansione, e FromSoftware, pur facendosi aspettare, ha accontentato la community. Ma adesso che Shadow of the Erdtree è qui, i fan saranno così contenti del prodotto ricevuto?

Difficoltà

Iniziamo quindi trattando il punto più discusso: la difficoltà di Shadow of the Erdtree. Tagliamo subito la testa al toro, il DLC è davvero complesso. Avendo giocato tutti i precedenti contenuti aggiuntivi dei Souls e di Bloodborne, ci aspettavamo come tradizione una sfida in più rispetto al gioco base, ma il livello di difficoltà nel Regno dell’Ombra è nettamente superiore a quello dell’Interregno. Molti dei boss (se non addirittura tutti) non si faranno scrupoli ad uccidervi con 2 o al massimo 3 colpi, mentre il danno inflitto dai vostri personaggi sarà decisamente inferiore. Ad ovviare parzialmente al problema però ci sono le Benedizioni dell’Albero Ombra, il nuovo sistema di potenziamento, che permette di ricevere meno danni ed infliggerne di più. Rimane comunque il fatto che riuscire a sopravvivere a più di 3 attacchi di un boss è davvero un’impresa, anche con la Benedizione a livelli alti.

Tuttavia, nonostante sia molto complesso, il DLC rimane di per sé “fattibile”, almeno per quanto riguarda la main quest. I boss principali sono visivamente molto appaganti, e danno non poca soddisfazione una volta sconfitti, oltre ad essere più o meno bilanciati. Il vero problema “appare” con alcuni boss secondari. Molti di questi sembrano non aver ricevuto il giusto playtesting: attacchi che sono completamente controintuitivi da schivare, combo lunghissime, problemi alla cam dati dai molti spazi stretti o la grandezza del nemico, ma soprattutto, dei danni a dir poco spropositati per dei boss utili solo al completismo. Abbiamo già affrontato nemici opzionali più complessi di quelli principali, Malenia ed il Re Senza Nome come esempi maggiori, ma qui si raggiunge davvero il limite della scorrettezza in alcuni casi.

Probabile patch?

Questa decisione di FromSoftware ovviamente stupisce, dato che negli ultimi anni si sta virando sempre di più verso il facilitare i titoli per il pubblico più casual. Nel caso di Shadow of the Erdtree però non solo servirà sconfiggere Mohg per entrare nel DLC, ma tutto il resto una volta dentro sarà ancora più difficile. In futuro possiamo infatti aspettarci una leggera patch di bilanciamento, così com’è stato con Radahn nei primi mesi di Elden Ring, anche se al momento sono solo speculazioni.

Regno dell’Ombra

La location di Shadow of the Erdtree, il Regno dell’Ombra, è a dir poco incredibile. Miyazaki aveva promesso una zona grande “più o meno” quanto Sepolcride, ma come accade molto raramente nell’industria videoludica, il game director si era tenuto piuttosto basso. Nonostante la grandezza sia approssimativamente quella, il Regno dell’Ombra racchiude una quantità incredibile di segreti, dungeon e boss, e offre molta più verticalità. Incredibili, inoltre, i legacy dungeon. Qui FromSoftware è riuscita a mantenere la stessa qualità a cui ci aveva abituati esplorando l’Interregno, con zone munite di un’atmosfera coinvolgente, a volte inquietante, ed un level design magistrale.

Ricordiamo infatti che si vociferava di circa 30 ore di gioco per completare il DLC; possiamo però assicurarvi che perdersi nell’esplorazione di questa spettacolare mappa vi prenderà non poco tempo, portando così le ore richieste per il completamento totale vicine alle 60. La main quest, invece, si assesta sulle 20 ore, tuttavia non esplorare significherebbe saltare svariati Frammenti dell’Albero Ombra, quindi dei potenziamenti importanti al personaggio.

È giusto ammettere però che nella mappa sono presenti alcuni difetti, gli stessi del gioco base. Durante l’esplorazione a cavallo sono capitati spesso dei momenti morti, dove ad occupare la zona mentre cercavamo di arrivare alla meta c’erano solo dei nemici base o qualche drop poco utile. Si vedono spesso anche degli asset riciclati, che per i più attenti al dettaglio possono risultare noiosi e ripetitivi. Poco entusiasmanti, inoltre, le quest. Nonostante non siano affatto male, non raggiungono i livelli a cui ci aveva abituati From nel corso dell’avventura originale di 2 anni fa.

Equipaggiamento

Shadow of the Erdtree fornisce una quantità a dir poco immensa di equipaggiamento. Ad offrire una vera e propria ventata d’aria fresca al gameplay ci sono ben 8 nuovi tipi di armi. Non solo sembrano essere per la maggior parte innovative e forti da utilizzare, ma forniscono anche nuove possibilità di buildcrafting, oltre alle già numerose presenti nel gioco base. La rigiocabilità è quindi ulteriormente aumentata, in un titolo dove già ne avevamo parecchia.

Oltre ai nuovi tipi di armi, sono stati aggiunti ovviamente anche spell e talismani. Tutte queste novità offrono quindi al giocatore possibilità pressoché infinite su come affrontare il DLC. Vi consigliamo infatti di sperimentare un po’ con le varie armi, incantesimi e stregonerie che troverete in giro per la mappa, altrimenti rischiereste di perdervi una parte fondamentale del gameplay di Shadow of the Erdtree.

Considerazioni finali e voto

In conclusione, possiamo dire quindi che Shadow of the Erdtree è a mani basse un DLC maestoso. Il Regno dell’Ombra è un luogo immenso che offre decine e decine di ore di attività con un level design che non tradisce le aspettative, mantenendo il player sempre incollato allo schermo e invogliando a proseguire la run. Anche i nuovi oggetti offrono una grande sensazione di novità lato gameplay, permettendo di cambiare build per provare tutte le aggiunte, e lasciando una libertà di scelta al giocatore non indifferente.

Non mancano però i problemi elencati poco prima, soprattutto l’elevatissima difficoltà, che potrebbe rendere il DLC poco accessibile al pubblico più casual. Queste macchie vanno quindi a rovinare di certo il quadro generale, che però rimane un capolavoro degno dell’attesa di 2 anni che ci ha portati finalmente nel Regno dell’Ombra.

VOTO: 9

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Luca Paluzzi

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