Gaming

Elden Ring: tutto quello che sappiamo sulla prossima perla di From Software

Elden Ring è finalmente entrato in fase Gold e all’orizzonte non si prospetta nessun rischio rinvio; proprio per questo il publisher, Bandai Namco, ha approfittato del Taipei Game Show 2022 per tenere una presentazione dedicata al titolo e svelare nuovi inediti dettagli sul gioco.

L’importanza dei fan e del giocatore

Yasuhiro Kitao, produttore di Elden Ring, ha parlato innanzitutto dei numerosi e “preziosi” feedback ricevuti dai giocatori. Alcuni fortunati infatti lo scorso novembre hanno partecipato al Closed Network Test. I pareri degli utenti hanno permesso al team di FromSoftware di identificare alcuni elementi migliorabili all’interno del gioco, motivo per cui gli sviluppatori sono al momento al lavoro su una corposa patch per il day one.

Ancora una volta saranno gli utenti alla base del racconto; pertanto non troveremo filmati ad informarci sugli sviluppi della trama, ma riceveremo costantemente dei nuovi indizi dagli NPC ad ogni nuovo dialogo, in cui ci esporranno la propria visione del mondo. Dovremo quindi usare la nostra immaginazione per ricostruire le vicende vissute. 

Lore ed Open-World

Finalmente chiarito anche il ruolo di George R. R. Martin all’interno della produzione, difatti quest’ultimo non è stato incaricato di scrivere la storia del gioco, bensì di plasmarne l’immaginario e stabilire gli eventi accaduti in passato, rispetto alla trama principale. La mitologia nata dalle parole di Martin ha ispirato FromSoftware e Miyazaki  per la successiva realizzazione della storia di Elden Ring, permettendo allo studio di creare ciò che dallo stesso publisher viene considerato come “il più grande e dettagliato mondo finora creato” dallo sviluppatore nipponico.

Come già sappiamo sarà il primo titolo open-world dello studio e a quanto sembra il mondo di Elden Ring sarà sconfinato, tant’è che lo sviluppatore ha affermato che nulla di quanto realizzato in precedenza dalla stessa software house potrà essere minimamente paragonabile alla mappa del nuovo gioco.

Ma l’Interregno non sarà solo un enorme open-world da esplorare. Difatti brulicherà di nuovi pericoli e la probabilità di incappare in un nemico in agguato sarà molto alta. Ci verrà anche data la possibilità di penetrare in strutture più piccole (come fortezze, miniere, cripte, grotte o nascondigli nemici), ma sempre contraddistinte da un buon livello di sfida. Questi, nonostante siano per lo più luoghi puramente facoltativi, presenteranno comunque all’interno dei boss ostici e ricche ricompense che faranno gola a tutti i giocatori abbastanza coraggiosi da affrontarli.

Non mancheranno anche i “Legacy Dungeon”: zone labirintiche, complesse e strutturate, che ci proporranno un’atmosfera più tetra e “claustrofobica” di quella offerta dai classici luoghi all’aperto.

Meccaniche per nuovi e vecchi giocatori

Elden Ring non mancherà di novità anche sul piano delle meccaniche di gioco, infatti potremo servirci per la prima volta delle invocazioni. Esse ci permetteranno di evocare, ad esempio, grossi rapaci o branchi di lupi. Questi potranno attaccare autonomamente i nemici in zona o distogliere l’attenzione dei boss dal giocatore. Un bel diversivo per avere uno spiraglio di tranquillità, per ristorarci e magari elaborare una nuova strategia. Ciascuno spirito potrà poi essere potenziato e, a seconda dell’avversario affrontato, potremo evocare quello più indicato alla situazione.

Queste nuove soluzioni potrebbero non andare esattamente a genio agli affezionati del genere. Kitao ha però affermato che gli spiriti e le meccaniche stealth sono state concepite per permettere anche ai neofiti del genere di approcciarsi ad Elden Ring. Una scelta per fare in modo che possa risultare accessibile sia agli amanti della difficoltà, sia agli inesperti. Quest’ultimi potranno usare queste nuove meccaniche per evitare lo scontro diretto.

Degno di citazione anche il sistema dei checkpoint, che ci consentirà di manipolare l’orario e di passare in qualsiasi momento dal giorno alla notte. Se ciò a primo acchito potrà sembrare semplicemente una scelta stilistica, in un secondo momento potrebbe rivelarsi un cambiamento totale di gameplay. Ci permetterà di affrontare creature  presenti soltanto nel cuore della notte o mutare il nostro approccio in base alle condizioni climatiche. Ad esempio, durante i temporali il campo visivo degli avversari verrà compromesso, facilitando non poco le strategie basate sui movimenti in stealth.

Longevità, New Game+ e caratteristiche tecniche

La campagna principale dovrebbe durare circa 30 ore, ma non sarà possibile completare Elden Ring al 100% attraverso un solo playthrough, infatti nelle fasi conclusive della storia vi saranno alcune diramazioni che suggeriscono l’esistenza di finali multipli, proprio come accaduto nelle precedenti produzioni di FromSoftware. Non mancherà anche il New Game+ che ci permetterà di affrontare nuovamente il gioco, ma conservando i nostri avatar e il nostro inventario; potrete così essere pronti per lo scontro con le versioni potenziate dei nemici.

Infine, per i possessori di PlayStation 5, è stato confermato che Elden Ring sfrutterà il feedback aptico del DualSense. Sfortunatamente non è stato ancora mostrato in quale modo questo verrà utilizzato. L’audio 3D, invece, non sarà supportato.

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di Ascanio M. de Lorenzo

 

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Redazione Network NCI

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