I videogiocatori conoscono benissimo la sensazione di vuoto che si prova dopo aver concluso il proprio viaggio all’interno di un gioco particolarmente apprezzato. Istantaneamente subentra la voglia, quasi necessità, di conoscere il proseguo della storia nel suo sequel, e se avete atteso con ansia i seguenti titoli, ci complimentiamo con voi per la vostra pazienza. Ecco, dunque, i 6 sequel videoludici per cui abbiamo aspettato più anni.
Shenmue III è stato pubblicato da Deep Silver il 19 novembre 2019 per PS4 e PC, 18 anni dopo l’uscita del secondo capitolo della serie creata da SEGA. Diretto da Yu Suzuki, il gioco riprende la storia di Ryo Hazuki, un giovane artista marziale giapponese in cerca di vendetta per l’assassinio del padre.
La trama prende piede immediatamente dopo gli eventi di Shenmue II, con Ryo che esplora il villaggio cinese di Bailu per scoprire i segreti del misterioso specchio di Phoenix e il suo legame con il crudele Lan Di, l’antagonista principale. Al suo fianco c’è Shenhua Ling, una ragazza legata al destino di Ryo e alla leggenda degli specchi.
Lo sviluppo del titolo è stato reso possibile da una campagna di raccolta fondi promossa su Kickstarter. La risposta dei fan all’appello degli sviluppatori è stata incredibile: il progetto ha incassato più di 1 milione di dollari in 2 ore e 2 milioni in meno di 9 ore. Con una raccolta complessiva di 6,3 milioni di dollari, quella di Shenmue III è stata la sesta campagna di Kickstarter più proficua di sempre.
Sebbene la serie di Metroid abbia avuto rilasci continui, con il prossimo titolo atteso nel 2025, Metroid Dread è a tutti gli effetti il sequel diretto di Metroid Fusion, pubblicato su Game Boy Advanced nel 2002, 19 anni prima. Infatti, la storia riprende quanto lasciato in sospeso dal suo predecessore, ripartendo dalla distruzione di SR388.
La protagonista, Samus Aran, riceve una trasmissione su un misterioso pianeta, ZDR, che suggerisce la possibile sopravvivenza del virus X, un organismo parassita ritenuto estinto. Samus si avventura sul pianeta per indagare, ma trova ad aspettarla una figura misteriosa che la priva dei suoi poteri ed è ora minacciata dai robot E.M.M.I., droidi cacciatori altamente letali che un tempo servivano la Federazione Galattica.
Di Metroid Dread si vociferava già nel 2006, quando la rivista Official Nintendo Magazine lo incluse tra i giochi previsti per quell’anno. Sebbene il titolo fosse già giocabile nel 2008, Nintendo decise di lasciarlo in sospeso e di affidarlo a MercurySteam dopo che questa realizzò il remake di Metroid II: Return of Samus nel 2017. L’attesta è stata comunque ripagata da un ottimo gioco, vincitore del premio Best Action/Adventure Game ai TGA 2021.
Rilasciato il 22 marzo 2012 su Nintendo 3DS, Kid Icarus: Uprising ha posto fine ad un’attesa durata 21 anni. Il titolo, sviluppato da Sora, colloca la storia 25 anni dopo gli eventi di Kid Icarus: Of Myths and Monster, pubblicato per lo storico Game Boy. Pit, un angelo al servizio della dea Palutena, viene chiamato a combattere il ritorno delle forze del male.
Durante la sua avventura, Pit affronta dei, mostri, e persino il suo doppio oscuro, stringendo alleanze con Viridi, dea della natura, e altri. Dopo numerose battaglie, recupera armi e ottiene il Gran Tesoro Sacro per combattere contro Ade. Nel confronto finale, con l’aiuto di Pit Oscuro e Palutena, Pit distrugge Ade e ripristina la pace. L’angelo celebra la vittoria volando verso il tramonto con il suo doppio.
La narrazione è piena di dialoghi spiritosi e riferimenti meta-ludici. Pit interagisce frequentemente con Palutena e altri personaggi rompendo la quarta parete e creando un’atmosfera leggera e avvincente. Il titolo è stato ben accolto e reputato come un dignitoso sequel della prima opera.
Per Baldur’s Gate III parlano più di 15 premi vinti alle varie kermesse, tra cui il premio di Game of The Year ai The Game Awards 2023. Il titolo ha permesso a giocatori neofiti di appassionarsi al suo genere e alla sua saga, ma sapevate che Baldurs’s Gate II: Shadows of Amn è stato pubblicato il 24 settembre 2000? Cos’è accaduto in quei 23 anni?
Dopo la pubblicazione di Baldur’s Gate II, la sviluppatrice originale, BioWare, passò a nuovi progetti, come le serie di Mass Effect e Dragon Age. Wizards of the Coast, detentrice dei diritti di Dungeons & Dragons, su cui si basa il franchise, fu a lungo restia alla pubblicazione di un nuovo capitolo principale, concentrandosi solo su espansioni e spin-off.
Nel 2017, fortunatamente, Wizards of the Coast decise di affidare lo sviluppo di un nuovo capitolo a Larian Studios, gli sviluppatori della serie Divinity. Mai scelta fu più azzeccata, visti i risultati conseguiti dal gioco in termini di accoglienza. Speriamo solo di non dover attendere altri 23 anni per il prossimo titolo della serie.
Star Fox 2, un altro titolo di Nintendo, ha una storia molto particolare. Si tratta del sequel del leggendario Star Fox, commercializzato in Europa col titolo Starwing, pubblicato nel 1993 per l’iconico Super Nintendo. Il gioco ottenne un successo straordinario, al punto da spingere l’azienda nipponica a realizzarne subito un sequel, che, pensate, era già pronto nel 1995.
Tuttavia, il titolo non raggiunse mai gli scaffali e per due decenni esistette solo nel formato di immagine ROM prototipo. Nintendo, infatti, non credette nella validità del progetto, messo a confronto con i titoli che venivano pubblicati su PlayStation o SEGA Saturn. Star Fox 2 venne rilasciato ufficialmente solo nel 2017, 24 anni dopo il primo capitolo, incluso all’interno del Super NES Classic Edition.
In Star Fox 2, il team Star Fox, composto da Fox McCloud, Falco Lombardi, Peppy Hare, Slippy Toad e due nuovi membri, Miyu e Fay, affronta una nuova minaccia: il malvagio Andross, che ha lanciato un attacco su vasta scala contro il sistema Lylat. La sua pubblicazione tardiva ha permesso ai nuovi fan di riscoprire un pezzo fondamentale della storia di Nintendo e della sua evoluzione nel design dei videogiochi.
Concludiamo questa lista con Wasteland 2, pubblicato nel 2014 su PC e l’anno successivo su PS4 e Xbox One. Il titolo è approdato nel nuovo millennio dopo una leggera attesa di 26 anni dal rilascio del primo Wasteland, avvenuto nel lontano 1988 su Apple II. Le vicissitudini di Wasteland si intrecciano in maniera decisiva con quelle di un altro grande franchise: Fallout.
Dopo il successo del gioco, Interplay Entertainment, lo studio creatore, voleva sviluppare un sequel. Tuttavia, non possedeva i diritti del nome Wasteland, che erano nelle mani di Electronic Arts. Gli sviluppatori, allora, realizzarono una sorta di successore spirituale: Fallout (1997), e il successo di quest’ultimo finì inevitabilmente per mettere in ombra l’IP madre.
Nel 2012 il game designer Brian Fargo, passato da Interplay a InXile Entertainment, lanciò una campagna Kickstarter per Wasteland 2. Il progetto raccolse oltre 3 milioni di dollari, dimostrando che esisteva una forte domanda per il ritorno del franchise, e due anni dopo il gioco venne rilasciato ufficialmente.
La trama si svolge in un futuro post-apocalittico, molti anni dopo una guerra nucleare globale che ha devastato la Terra. L’umanità sopravvive in un mondo ostile popolato da bande di predoni, mutanti e comunità che lottano per sopravvivere. I Desert Rangers, un gruppo di volontari ispirati ai Texas Rangers, si impegnano a portare ordine e giustizia in questo deserto desolato.
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