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Dragon Age: The Veilguard, licenziamenti e addii per BioWare

di Steven Callea

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BioWare, lo studio di sviluppo leggendario dietro alcune delle saghe più amate dai videogiocatori, come Mass Effect e Dragon Age, sta attraversando un periodo di incertezze e ristrutturazioni interne. Dopo il lancio di Dragon Age: The Veilguard, il primo nuovo capitolo della saga in oltre dieci anni, diversi membri chiave del team hanno annunciato la loro partenza.

Le conseguenze del flop

Questa ondata di addii arriva in seguito a una riorganizzazione avviata su richiesta di Electronic Arts, il colosso videoludico che possiede BioWare. Pare che la delusione per le vendite del gioco abbia spinto il publisher a ridurre i costi e a razionalizzare il personale. Nonostante The Veilguard abbia raggiunto circa 1,5 milioni di giocatori nei primi due mesi, il risultato è stato ben al di sotto delle aspettative, fissate a 3 milioni.

A destare ulteriori preoccupazioni è il fatto che EA ha parlato di “milioni di giocatori”, ma non di copie vendute, suggerendo che potrebbero essere stati conteggiati anche prestiti o acquisti di seconda mano. Questo dato ha sollevato dubbi sulla reale performance commerciale del titolo, contribuendo a una serie di cambiamenti interni.

Tra gli sviluppatori che hanno lasciato BioWare, figurano nomi di grande rilievo come Karin West-Weekes (editor), Trick Weekes (narrative designer e lead writer), Ryan Cormier (editor), Jen Cheverie (producer) e Michelle Flamm (senior systems designer). EA ha dichiarato che la riorganizzazione prevede una riduzione dei progetti in corso, con l’obiettivo di focalizzarsi su un solo gioco alla volta. Gli sforzi si concentreranno ora su Mass Effect 5, il nuovo capitolo della saga in pre-produzione da oltre quattro anni.

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