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Doppiatori: raggiunto l’accordo per il rinnovo del contratto di categoria

di Riccardo Cavalli

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Tramite un comunicato congiunto, l’ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive) e l’ANAD (Associazione Nazionale Attori Doppiatori), hanno annunciato il rinnovo del contratto dei doppiatori. Per l’industria audiovisiva italiana è un giorno storico, dato che il CCNL Doppiaggio non veniva rinnovato addirittura dal 2008.

Un risultato storico per i doppiatori italiani

Lo scorso 21 febbraio i sindacati dei doppiatori hanno indetto uno sciopero nazionale che ha rischiato di mettere in serio pericolo la già delicata macchina produttiva italiana. Lo sciopero, durato circa tre settimane, verteva su due questioni fondamentali: il rinnovo del Contratto Nazionale del Doppiaggio e la tutela dall’IA. Dopo mesi di consultazioni, le parti coinvolte sono finalmente giunte ad un accordo. Nei giorni scorsi, infatti, l’ANAD e l’ANICA hanno individuato i punti chiave per la stesura del nuovo contratto, fermo da 15 anni.

Dopo aver illustrato la formula, chiarendo i dubbi degli oltre 500 doppiatori coinvolti, è stata indetta una votazione aperta a tutti i partecipanti, chiamati a dare un parere favorevole o contrario. La votazione ha avuto esito positivo, e la firma è prevista per fine settembre; il contratto, invece, entrerà ufficialmente in vigore il 1° gennaio 2024.

Il Presidente dell’ANAD Daniele Giuliani ha espresso la sua gratitudine per il risultato storico ottenuto:

“Con il 95% dei voti, l’assemblea ha approvato la base d’accordo esposta, di fatto incaricando le OO.SS. [Organizzazioni Sindacali] di siglare definitivamente l’accordo con la controparte [ANICA], dando così alla luce il nuovo CCNL del settore Doppiaggio, a distanza ormai di 15 anni dal precedente.

Come presidente dell’ANAD voglio porgere il mio più grande e sincero ringraziamento a tutta la delegazione e agli organi sindacali… Siamo a un nuovo inizio. E come tutti gli inizi, davanti a noi ci sono strade da percorrere. Sarebbe folle sedersi proprio adesso. Non possiamo e non dobbiamo farci trovare impreparati fra tre anni, quando sarà il momento di riscrivere ex novo un contratto e forse una struttura intera del lavoro, auspicandoci di trovare un interlocutore ancora più rappresentativo e voglioso di trovare nuove forme che possano far fronte alle future criticità.

Contemporaneamente, l’augurio personale è che nasca una reale coscienza collettiva fondata sul rispetto. Rispetto per i colleghi, per tutte le figure professionali (dai fonici che al momento sono ancora in stato di agitazione, ai colleghi di leggio, passando per gli adattatori, i direttori e gli assistenti) e soprattutto rispetto per il nostro lavoro”.

 

Doppiatori

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(@Shutterstock)

 

Daniele Giuliani ha lanciato anche un appello ai colleghi americani:

“Senza voler scomodare l’audacia e la forza palesate dai nostri ‘colleghi’ americani, che stanno dimostrando coraggio e determinazione proprio in queste settimane, è bene ricordare che questa categoria ha messo in campo le stesse qualità pochi mesi fa, ottenendo grazie alla propria fermezza, un risultato che inseguiva da anni. Suonerà banale, ma uniti siamo molto più forti.

Difendiamoci, tuteliamoci. Impariamo a dire di no”.

La risposta dell’ANICA

In un comunicato ufficiale, l’ANICA ha chiarito alcune aspetti legati al rinnovo:

“Sono stati definiti in modo più aderente alla odierna realtà, i profili professionali delle figure occupate, adeguando le medesime agli aggiornamenti operativi e tecnologici intercorsi negli anni.

L’ipotesi ha cercato anche l’equilibrio tra qualità della vita ed aumenti economici, intervenendo su una migliore organizzazione del lavoro, cercando anche un equilibrio interno in modo da garantire sostanziale equità agli aumenti per tutte le figure professionali”.

Dopo la firma dell’intesa, l’ANICA ha dichiarato che si tratta di un “accordo molto importante: così progredisce l’industria e si tutelano e adeguano i diritti dei lavoratori e dei professionisti”. Il Presidente delle Imprese Tecniche ANICA, Ranieri De’ Cinque Quintili, ha aggiunto:

“Siamo lieti, assieme al Delegato Giovanni Pantanella, di avere raggiunto un accordo su un contratto che ha visto una lunga e complessa trattativa. Crediamo che sia un risultato prezioso per la modernizzazione di un settore che ha visto notevoli cambiamenti, specialmente in questi ultimi anni; più che un punto di arrivo, vogliamo che sia un punto di partenza nel processo che porta a migliorare l’intero settore, di vitale importanza per la filiera cine-audiovisiva, nel rispetto della nostra alta tradizione e per promuovere nuova qualità come chiede il mercato”.

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