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Le disuguaglianze sociali lasciano un segno nel cervello dei bambini

Le disuguaglianze sociali modificano attivamente la struttura del cervello dei bambini, andando oltre il semplice impatto sulle condizioni di vita. I ricercatori di uno studio pubblicato su Nature Mental Health hanno analizzato i dati di oltre 10.000 bambini statunitensi tra i 9 e i 10 anni e hanno scoperto che crescere in aree segnate da forti disparità economiche provoca cambiamenti cerebrali profondi e duraturi. Non è la sola povertà individuale a determinare queste alterazioni, ma l’iniquità complessiva del contesto sociale. Le regioni statunitensi più diseguali tra cui New York, Connecticut, California e Florida, mostrano i maggiori effetti, mentre stati più equi come Utah, Wisconsin, Minnesota e Vermont evidenziano alterazioni più lievi.

Bambini sotto pressione: il cervello reagisce alle disuguaglianze sociali

Cervello (@Shutterstock)

Le scansioni cerebrali hanno evidenziato una riduzione della superficie della corteccia cerebrale nei bambini esposti a elevati livelli di disuguaglianza sociale. La corteccia è l’area del cervello responsabile delle funzioni cognitive superiori, come il linguaggio, la memoria e la regolazione delle emozioni. In queste aree, i ricercatori hanno riscontrato anche connessioni alterate tra diverse regioni cerebrali. Secondo gli studiosi, vivere in una società percepita come ingiusta alimenta ansia, competizione e senso di inadeguatezza, aumentando i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress. Tale pressione biologica e psicologica può compromettere lo sviluppo neurocognitivo, generando conseguenze che si estendono ben oltre l’infanzia.

Conseguenze durature e responsabilità collettiva

Gli effetti di queste alterazioni non si esauriscono nel breve periodo. I bambini coinvolti nello studio, valutati a sei e diciotto mesi di distanza, hanno mostrato un rischio più elevato di sintomi depressivi e ansiosi se provenienti da contesti socialmente iniqui. La ricerca dimostra che l’impatto delle disuguaglianze economiche non si limita alle opportunità materiali, ma coinvolge la salute mentale e neurologica. Ciò pone una nuova responsabilità sulle società contemporanee: ridurre le disuguaglianze non è soltanto una questione di giustizia economica, ma una necessità di salute pubblica. La costruzione di ambienti sociali più equi diventa, quindi, una misura concreta per proteggere il cervello e il futuro delle nuove generazioni.

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Articolo di Biagi Linda

Fonte: Focus

Redazione Network NCI

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