Fin dall’infanzia, siamo abituati a sentir parlare di dinosauri. Cosa sappiamo di questi antichi abitanti del pianeta? Beh, innanzitutto localizziamo temporalmente il periodo in cui hanno vissuto. Queste creature, tanto affascinanti quanto misteriose, hanno calcato il palcoscenico terrestre nel Mesozoico, estinguendosi circa 65 milioni di anni fa. Nonostante la loro fama, possiamo contare su un numero ridottissimo di tracce del loro passaggio.
Grazie ad opere cinematografiche come Jurassic Park e all’alone di mistero che, da sempre, ruota intorno al loro immaginario, dagli anni ’90 ad oggi si è costruito un vero e proprio culto dei dinosauri. Alimentato costantemente dalla produzione di film, serie tv, libri e fumetti, ma anche da ritrovamenti di fossili e resti, che aumentano pian piano la nostra conoscenza.
E, proprio a riguardo, come riportato dall’ANSA, di recente è stata effettuata un’importante scoperta…
Durante una ricerca dell’università di Southampton, nella famosa isola a Sud dell’Inghilterra, sono venuti alla luce dei nuovi reperti. Chris Barker, a capo dello studio, ha sottolineato con enfasi l’importanza del ritrovamento. Ci sono buoni motivi per pensare che questi fossili siano del più grande esemplare che abbia mai vissuto nella zona europea. Secondo le ricostruzioni, pare che lo “Spinosauride della roccia bianca”, fosse un gigantesco predatore carnivore, bipede e con la testa da coccodrillo.
L’esemplare deriva dalla famiglia degli spinosauridi (lucertole spinose), mentre il riferimento alla roccia bianca indica lo strato geologico in cui è stato trovato. Fossili simili sono emersi in altre parti del mondo: dall’Asia all’Australia, dall’Europa all’Africa e persino in Sud America. La dieta degli spinosauridi era principalmente a base di pesce. Per questo motivo, i numerosi ritrovamenti hanno avuto luogo in zone che, all’epoca, erano grandi distese sabbiose e lagunari.
Dopo questa importante scoperta, il team dell’università inglese procederà con analisi più approfondite. Analizzeranno nel dettaglio il materiale ritrovato, per estrapolare nuove informazioni, quali: tasso di crescita del dinosauro ed età al momento del decesso.
Sono proprio scoperte come queste che sostengono il mito dei dinosauri, nutrendo la curiosità di milioni di appassionati. Per fortuna le squadre di ricerca non mancano, e pezzo dopo pezzo, scoperta dopo scoperta, il nostro sapere aumenta sempre di più. Fornendoci, così, nuove chiavi di lettura per rispondere ai molti punti di domanda che contornano la figura di queste affascinati creature.
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