Il pozzo senza fondo di idee di James Gunn sembra molto ben organizzato: il co-presidente ha infatti idee molto chiare su come differenziare i vari prodotti marchio DC che usciranno nei prossimi anni. La nuova era dei supereroi DC sembra infatti pronta a seguire delle precise regole, e tra queste rientra la categoria Elseworlds.
Nonostante l’universo sia già cominciato con la serie Creature Commandos (ancora non disponibile in Italia), James Gunn ribadisce che il vero inizio sarà Superman. Il film, in arrivo a luglio di quest’anno, farà da apripista per i progetti successivi, quali Supergirl: Woman of Tomorrow, Sergeant Rock e Clayface.
Questi progetti faranno tutti parte dello stesso universo, seguendo le parole di Peter Safran (altro co-presidente). “Il DCU è un multiverso, ma noi intendiamo concentrarci su un singolo universo di quel multiverso. Se qualcosa non è DCU, lo renderemo molto chiaro” questa la sua dichiarazione nel dettaglio.
Tutto ciò che non fa parte del DCU rientra infatti nella categoria Elseworlds, ad esempio Joker: Folie a Deux oppure la saga di The Batman. Proprio per questi progetti, Gunn ha annunciato l’imminente apertura dei DC Elseworlds Studios, che si collegherà ai progetti fuori dal canone del DCU. Nonostante la “grande storia centrale” che Gunn intende raccontare, questi non vuole escludere le storie Elseworlds.
“Voglio la libertà di raccontare storie di Elseworlds. Vogliamo essere in grado di raccontare una storia in cui Superman è molto diverso [dalla sua controparte DCU]. Vogliamo giocare con questi personaggi in modi diversi. Una delle cose che amo dei fumetti DC rispetto a quelli Marvel è che queste cose sono molto più abbondanti: ci sono molte più storie di Elseworlds, ci sono molte più presentazioni di Wonder Woman, Batman e Superman, in particolare, che vedi apparire in modi diversi nelle diverse storie di Elseworlds. Penso che sia parte del divertimento della DC. Watchmen è il risultato della DC che racconta una storia che è al di fuori della continuity della DC Comics.” questa la dichiarazione che Gunn ha rilasciato al podcast Happy Sad Confused.
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Articolo di Lorenzo Giorgi
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