No, non è affatto uno scherzo. Stando a quanto riportato dall’ANSA, è notizia recentissima che, molto presto, sulle autostrade italiane potrebbe arrivare l’asfalto in grado di ricaricare le auto elettriche! Una vera e propria rivoluzione che andrà a interessare l’intero settore dei trasporti, dunque, grazie ad un progetto che è già entrato in fase di sperimentazione e che, evidentemente, è legato alla proposta della Commissione Europea di cessare la produzione di vetture alimentate a diesel e benzina entro il 2035. E, per tutti coloro che lo hanno giocato o che anche solo lo conoscono, diventa subito facile il paragone con Death Stranding…
Si chiama Dynamic Wireless Power Transfer (DWPT), la particolarissima tecnologia di ricarica a induzione per auto elettriche che molto presto potremmo vedere in molte aree del nostro Paese. Un meccanismo che, grazie ad un sistema di spire posizionate sotto l’asfalto, permette alle automobili che ci passano sopra di ricaricarsi. E senza nemmeno il bisogno di fermarsi e attaccare la spina!
La presentazione di questo progetto tutto italiano è avvenuta solo pochi giorni fa a Chiari, in provincia di Brescia. A coordinare il tutto, il Presidente di A35 Brebemi, Francesco Bettoni, che dopo una lunga fase di sperimentazione all’interno della cosiddetta Arena del Futuro (un circuito sperimentale posto proprio lungo la A35) ha potuto confermare quanto sperato in precedenza; il DWPT funziona, e i vantaggi che si possono ottenere sono tanti e concreti.
Tra i tanti benefici apportati dalla DWPT, spiccano in particolare una maggiore efficienza del veicolo che si sta guidando e un aumento della vita media della sua batteria, oltre naturalmente ad un abbattimento delle tempistiche di ricarica. Inoltre, tale tecnologia potrà portare in futuro anche ad una riduzione dei volumi delle stesse batterie all’interno delle auto.
Tuttavia, se è vero che il progetto potrebbe rappresentare una svolta significativa nella vita di milioni di persone, lo è anche che, per molti, tale tecnologia non rappresenta proprio un’assoluta novità. E stiamo ovviamente parlando di coloro che hanno giocato o che semplicemente conoscono Death Stranding, il videogioco di Kojima Productions con protagonista Norman Reedus che, oggi più che mai, ci appare come incredibilmente attuale.
All’interno di tale gioco, ambientato in un’America dai caratteri post-apocalittici, infatti, per muoversi all’interno della mappa il giocatore sarà chiamato a costruire un’autostrada. E curiosamente, la tecnologia all’interno di tale autostrada è, in pratica, tale e quale al DWPT!
Naturalmente è inutile dire che tra il progetto e l’opera di Hideo Kojima non c’è alcun tipo di collegamento concreto. Nonostante ciò, però, il paragone tra la DWPT e il sistema di induzione usato all’interno del gioco appare facile e, sebbene Death Stranding sia solamente un’opera di fantasia, rappresenta un ottimo esempio di come alcuni videogame oppure opere futuristiche possano introdurre concetti e idee non così distanti da quella che è la realtà dei fatti. O almeno, meno distanti di quanto immaginavamo… sperando che la prossima similitudine non diventino le CA!
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