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Death Stranding Director’s Cut su PC, l’arte di Kojima al suo apice

di Lorenzo Fazio

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È ormai normale vedere sempre più porting di esclusive Sony su PC, sia nel bene che nel male. Quando God of War è giunto su Steam, per esempio, è stato impossibile non rimanere affascinati dalla bellezza grafica di questo titolo, potenziata su PC. Al contrario, quello di Horizon Zero Dawn fu un porting estremamente travagliato, pieno di bug, artefatti grafici e problemi di performance. Tra tutti questi esempi, però, ce n’è uno che, ancora oggi, rimane imbattuto. Stiamo parlando di Death Stranding su PC, che oggi, 30 marzo, si completa con l’uscita della Director’s Cut.

Il porting perfetto: Death Stranding su PC

L’approdo su PC di Death Stranding, l’ultima fatica di Hideo Kojima, infatti, fu qualcosa in più di un semplice porting. Fu il miglior tentativo di amalgamare un’esclusiva console all’ambiente PC. Kojima Studios non si limitò a fare un copia e incolla del gioco per PlayStation (come invece ha sempre fatto From Software), ma lo dotò di tutto quello che, al giorno d’oggi, è richiesto da un tripla A su PC. Venne data la possibilità di attivare il DLSS 2.0 e l’AMD FSR, furono sbloccati i frame, venne implementato il supporto a monitor ultra-wide e via dicendo. Death Stranding su PC è il sogno di tutti i PC gamer che si realizza, proprio per questo motivo non poteva mancare un porting della sua Director’s Cut. In arrivo oggi, 30 marzo 2022, Death Stranding Director’s Cut su PC si rivela essere l’ennesima mossa giusta di Kojima.

Death Stranding Director's Cut

Con questa edizione, la versione per Windows di Death Stranding diviene il modo migliore di giocare a questo capolavoro. La grafica mozzafiato su PC e i contenuti inediti della Director’s Cut fanno sì che ci siano pochi altri rivali tra tutti i vari porting. Molti dubitavano che questa versione potesse arrivare su PC, pensando che queste nuove edizioni fossero l’espediente ideato da Sony per rendere davvero esclusiva l’esperienza su console, ma così non è stato. Questo caso dovrebbe fungere come modello a chiunque sia intenzionato a portare i propri giochi su computer, ma non solo. Anche chi, come From Software, ancora non capisce l’abissale differenza tra le due piattaforme dovrebbe imparare questa importante lezione.

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di Lorenzo Fazio

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