Il DDL Zan, proposta di legge che vorrebbe provare a contrastare il fenomeno dell’omotransfobia in Italia, verrà a breve nuovamente presentato dinanzi al Senato della Repubblica. Questo è quanto rilanciato oggi dai principali media nazionali, come si può leggere anche sulle pagine di Tgcom24.
Il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, ha spiegato che “non fissiamo ultimatum, non ci muoviamo in una logica di sfida, ma di offerta a questo Senato. È una grande occasione per recuperare il rapporto con una parte del Paese”. “Per noi il campo dei diritti è prioritario; in questi mesi sono stati fatti passi avanti, come la sentenza della Corte costituzionale sulla questione del cognome materno. Alcuni sono passi fatti dal Parlamento, e penso al suicidio assistito”. “Questo sarà un altro tema importante. Ora è arrivato al Senato e quindi dico “in bocca al lupo” a Caterina Biti, relatrice del provvedimento per il PD. So che il compito non sarà facilissimo, ma anche su questo da parte nostra c’è l’intenzione di lavorare e sono convinto che avremo risultati positivi”.
Sul tema è poi intervenuto anche Alessandro Zan: “Cercheremo di raccogliere idee, suggerimenti e proposte attraverso le agorà per portare a casa una legge necessaria senza rinunciare alla tutela di tutte le persone vittime dei crimini d’odio. Questa è una legge che protegge tutte le vittime dei crimini d’odio”. Ha poi affermato di voler cancellare “il vergognoso applauso del 27 ottobre scorso in Senato”, quando il DDL è stato affossato. “Finché c’è legislatura c’è speranza. Una legge contro i crimini d’odio esiste in tutta Europa, tranne in Italia, Ungheria e Polonia. E l’Italia non può diventare l’Ungheria di Orban. Per questa ragione e per un posizionamento dell’Italia tra i Paesi avanzati anche in ambito europeo, serve approvare il prima possibile una buona legge contro i crimini d’odio”.
Il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, esprime parere contrario: “Ripresentano lo stesso testo della legge Zan? Queste sono le priorità del PD! Ma se errare è umano, perseverare è diabolico. Punire più severamente le discriminazioni è doveroso. Introdurre nuove discriminazioni e reati di opinione è una scelta sbagliata, che si confermerà perdente”.
E si aggiunge anche il senatore della Lega, Simone Pillon: “Noi abbiamo presentato questa mattina in commissione Giustizia il testo unificato, DDL Pillon, sull’affido condiviso. Ci sono papà che non vedono i figli da mesi, se non da anni. Queste sono priorità o emergenze. Non ci sono ferite da sanare, ci sono ideologie da imporre. Vedi l’identità di genere, che porta un uomo a vincere tutte le gare femminili o i bambini nelle scuole da indottrinare con la teoria gender”.
Per restare sempre aggiornati con le ultime news dal mondo continuate a seguirci su tutti i canali social di Nasce, Cresce, Ignora!
Se hai trovato interessante questo articolo forse potrebbe piacerti anche:
Al termine di Italia-Francia, conclusasi 1 a 3 per gli ospiti, è stato intervistato in…
Stando a quel che dice il capo dello studio, Hidetaka Miyazaki, FromSoftware ha già avviato…
Le urne di Nyon hanno parlato: oggi, nel cuore del quartier generale svizzero della UEFA,…
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha intrapreso una battaglia legale contro Google dove…
I Golden Joystick Awards 2024 si sono conclusi, celebrando il meglio del panorama videoludico mondiale.…
Un ennesimo attacco ad una base UNIFIL si è verificato nel sud del Libano. La…