Quando i giocatori si ritirano dal calcio giocato hanno diverse possibilità come ad esempio iniziare ad allenare oppure investire i propri soldi in un’attività commerciale. Nel secondo caso rientra la scelta di Faustino Asprilla, comparsa del Grande Parma degli anni ’90, ora dedito alla produzione di preservativi. Prima di addentrarci in questo curioso modello di business, bisogna però ripercorrere sommariamente la carriera di Asprilla, costellata anche da voci alquanto particolari circa i suoi passatempi.
Attaccante classe 1969, arriva in terra emiliana nel 1992 dall’Atletico Nacional, insieme a un carico di grandi speranze poi disattese. Già, perché l’attaccante colombiano in patria aveva mess0 a referto 35 reti in 78 presenze, un bottino più che discreto. Tuttavia, Asprilla si fa ricordare in quel di Parma più che altro per le sue uscite estrose, ai limiti del grottesco. Difatti, come riporta un articolo de Il Corriere della Sera del 1998 (che ricostruiva però i primi anni di Asprilla in Italia), il colombiano pensò bene di acquistare cento rubinetti presso i ferramenta di Parma, senza alcun motivo logico. Ma passiamo oltre a questo innocuo aneddoto, per scoprire qualcosa di più particolare.
Sempre nella prima stagione al Parma, si infortunò nelle vacanze di Pasqua tagliandosi i piedi con i cocci di una bottiglia, almeno, secondo la versione ufficiale. Sempre Il Corriere, riporta però un’altra ricostruzione; Asprilla si sarebbe infortunato nell’atto di spaccare i finestrini di un pullman, reo di avergli tagliato la strada mentre era alla guida. Questo particolare infortunio sancì anche la fine dei rapporti tra Asprilla e l’allora allenatore del Parma Nevio Scala, con il calciatore colombiano che finirà ai margini del progetto.
Infine, prima di prendere la via di Newcastle, dove ancora oggi viene ricordato come un bidone, tranne per l’inspiegabile tripletta in Champions contro il Barcellona, Asprilla si fa sorprendere dalla Polizia mentre gira in auto con due pistole; il risultato è una pena di sette mesi con la condizionale.
Dopo la fallimentare esperienza in Inghilterra, Asprilla torna al Parma nella stagione 1998-99, ma delude nuovamente; torna quindi in Sudamerica, dove chiuderà la carriera nel 2004-05 con l’Estudiantes. In totale, con maglia del Parma Asprilla ha realizzato 42 reti in tutte le competizioni: un discreto bottino, offuscato però dai problemi extra calcistici che sorgevano quasi ogni settimana.
Asprilla, nonostante il ritiro, rimane comunque un personaggio. Già, perché come riportato da The Mirror, nel 2013 gli venne offerto un lavoro molto particolare. Il lavoro in questione era quello di attore in film a luci rosse; nonostante pare che le premesse ci fossero tutte, Asprilla rifiutò la parte.
Ma non finisce qui, perché il colombiano ha deciso di creare un business molto particolare, che rientra sempre nel campo di cui sopra. Difatti, l’ex calciatore ha lanciato nel 2015 una linea di preservativi, battezzati “Tino” (abbreviazione del nome Faustino), con l’immagine del calciatore sulla confezione e una frase ad effetto. Ovvero ” le dimensioni contano”. Di cattivo gusto o marketing geniale? A quanto pare, in Colombia vanno per la maggiore, perciò…
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