Il ritorno alla Juventus di Paul Pogba si è rivelato finora disastroso. Il centrocampista francese non è ancora sceso in campo a causa di una serie di problemi fisici. Ma che fine ha fatto il vero Pogba? Passando per i precedenti fasti juventini, il trionfo Mondiale e le prime difficoltà al Manchester United, NCC ripercorre il declino di uno dei grandi fenomeni del calcio mondiale.
Nell’estate del 2012 la Juventus ufficializzò l’arrivo a parametro zero di un giovane centrocampista francese: il diciannovenne Paul Pogba, svincolatosi dal Manchester United. L’esperienza del “Polpo” a Torino iniziò subito alla grande; arrivato per garantire ai Campioni d’Italia un vice-Pirlo, fu in grado di ricavarsi sin da subito un ruolo da protagonista nello scacchiere di Conte.
L’allenatore pugliese sarà il primo a credere fermamente in Pogba, rendendolo un titolare fisso o una valida alternativa a partita in corso nelle sue prime due stagioni bianconere. Stagioni in cui, oltre alle prestazioni sempre più convincenti, vinse per due volte sia la Supercoppa Italiana che lo Scudetto.
Negli anni successivi Pogba dimostrò tutto il suo valore, prendendosi la scena italiana e internazionale. Alla Juventus giocò 178 partite, mettendo a segno 34 reti e fornendo 40 assist: numeri decisamente importanti per un centrocampista. La stagione 2015/16 fu sicuramente la migliore per il francese: dopo i soliti successi con la maglia della Juventus, fu protagonista della cavalcata della Nazionale francese verso la finale dei Campionati Europei.
Solo qualche settimana dopo la finale persa contro il Portogallo, il Manchester United presentò alla Juventus un’offerta record per il cartellino di Paul Pogba. I 100 milioni di euro sborsati dai Red Devils per il ritorno del francese rappresentavano all’epoca la cifra più alta mai pagata per un calciatore. Una cifra ancor più impressionante se si pensa che qualche anno prima lo stesso Pogba fu lasciato partire a parametro zero…
La seconda esperienza in Inghilterra del francese sarà una costante altalena di prestazioni, tra periodi di grande splendore e altri di difficoltà. Tra questi ultimi sicuramente le incomprensioni con il tecnico José Mourinho, che gli tolse la fascia di capitano nel settembre 2018. All’epoca Pogba era considerato uno dei migliori centrocampisti al mondo: il successo nel Campionato del Mondo con la Nazionale francese lo aveva definitivamente lanciato nell’élite del calcio internazionale.
Dopo l’esonero di Mourinho, il “Polpo” ritrovò stabilità, chiudendo la stagione 2018/19 con 13 reti e 9 assist. Fu quella l’ultima grande annata di Pogba: dall’anno successivo un’importante serie di infortuni e una continuità di prestazioni mai ritrovata condizionarono inevitabilmente il suo livello.
Dal settembre del 2019 ad oggi, Paul Pogba ha disputato soltanto 91 partite ufficiali con i club. Una quantità misera se si pensa che la stessa cifra potrebbe essere raggiunta in sole due stagioni da un giocatore del suo calibro. È evidente che gli infortuni abbiano complicato la carriera del centrocampista francese, costretto continuamente ai box nella fase della piena maturità calcistica.
Le difficoltà incontrate a Manchester lo hanno spinto a non rinnovare il contratto, in scadenza nel giugno 2022. Ritrovatosi così tra gli svincolati, è stata nuovamente la Juventus a puntare su di lui, offrendogli un quadriennale. Dal ritorno di Paul a Torino sono passati esattamente 7 mesi; 7 mesi in cui il n°10 non ha mai giocato a causa di una catena di infortuni, iniziata con la lesione al menisco dello scorso agosto. La scelta del centrocampista di ritardare l’operazione, scegliendo una terapia conservativa, non ha però pagato, dilatando ulteriormente i già lunghi tempi di recupero.
Gli infortuni muscolari occorsi tra dicembre e gennaio hanno complicato ancor di più la questione, alimentando le perplessità su Pogba. È ancora un giocatore di grosso calibro? Tornerà a giocare ad alti livelli? Molto dipenderà dal fisico: senza infortuni oggi racconteremmo un’altra storia. Chissà se in futuro potremmo raccontarla per davvero…
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