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Curiosità sul regno animale: le soluzioni al quiz NCI!

di Lorenzo Fazio

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Più volte ci ritroviamo ad ammirare estasiati qualche creatura di fantasia, che sia proveniente da un film o da un videogioco. Rimaniamo semplicemente a bocca aperta mentre osserviamo questi strani animali, partoriti dal genio creativo di un autore. Quello che in molti non sanno è che non è necessario immergersi nel fantasy per scoprire degli esseri viventi fuori dalla nostra immaginazione. Certo, nella realtà non esiste nulla di simile alle Viverne di Dark Souls o ai Balrog ideati da Tolkien, ma si può comunque rimanere di stucco addentrandosi nei misteri del regno animale.

Le meraviglie del regno Animale – Alcuni dei più curiosi al mondo

Le creature fantasy più affascinanti sono quelle estremamente verosimili. Quelle creature che sembrano il bizzarro incrocio tra specie diversissime, come delle curiose chimere. Ma di animali del genere ne esistono anche in natura, così tanti che non potreste neanche immaginarlo. Il più strano è la saiga (saiga tatarica), un’antilope con un muso simile a quello di un formichiere che la rende veramente buffa. Questa specie è diffusa in alcune zone dell’Asia Centrale, tra Russia, Kazakistan e Mongolia. La sua ridotta diffusione è dovuta anche al suo precario stato di conservazione, con soli 100 mila esemplari ancora in libertà, soprattutto a causa del bracconaggio e alla caccia.

 

Saiga (@Shutterstock)

 

Un altro animale che potrebbe benissimo essere il protagonista di un artwork Pokémon di Ken Sugimori è l’ajolote (bipes biporus). Un lombrico, con le braccine. In realtà, biologicamente parlando, con i lombrichi non ha nulla a che fare. Questo animale, infatti, appartiene alla famiglia delle anfisbene, un sottordine dei rettili. Tutte le specie di questo tipo hanno la particolare caratteristica di essere vermiformi, ma il nostro bipes biporus (come suggerisce il nome stesso) ha due piccoli arti che lo aiutano nel movimento.

Parlando di Pokémon, ecco a voi l’affascinante dragone foglia: vi sembra per caso simile a Dragalge? Il phycodurus eques è un pesce d’acqua salata, abile nel camuffamento grazie alle sue forme che ricordano un’alga.

 

Phycodurus eques, “Dragone Foglia” (@Shutterstock)

La Spagna invasa dai pappagalli!

Se siete appassionati di biologia animale, sicuramente già conoscerete ZooSparkle, il nome d’arte di Willy Guasti. Laureatosi in Scienze Naturali all’Università di Firenze, oggi si diletta nella creazione di contenuti per YouTube riguardo alla sua passione più grande: gli animali. In una recente live con Dario Moccia, ha commentato brevemente la natura biologica dei Pokémon di Nona Generazione, approfondendo alcuni curiosi argomenti. La storia più curiosa riguarda il Pokémon Squawkabilly, il pappagallo più rock di Paldea.

 

Pappagallo (@Shutterstock)

 

A ben vedere, infatti, i pappagalli non sono una specie originaria della Spagna. Ma allora cosa ci fa questa creatura in una Regione ispirata alla Penisola Iberica? Se state pensando che sia una svista di Game Freak, vi sbagliate di grosso. Da qualche anno, infatti, si possono trovare decine e decine di pappagalli che volano nei cieli delle città spagnole. Madrid, Barcellona, Valencia: piene zeppe di pappagalli. Ma com’è possibile? La colpa di questo fenomeno è, come sempre, dell’uomo. La crescente popolarità dei pappagalli come animali domestici ha aumentato anche il numero di volatili abbandonati dai propri padroni. Questi, però, sono riusciti perfettamente ad adattarsi all’ambiente, divenendo una specie alloctona (cioè estranea, aliena) di molti centri abitanti.

Questo andamento, però, non è stato per nulla positivo per gli animali già presenti su quel territorio, che hanno visto il proprio habitat naturale venir invaso da questi uccelli dai colori sgargianti. Specie come i pipistrelli o gli scoiattoli sono quelle che più che stanno subendo le conseguenze della presenza di questi alloctoni. Questi animali, infatti, sono costretti a fuggire dalle loro tane nelle cavità degli alberi, poiché quei tipi di rifugi sono prediletti anche dai pappagalli, che con il loro rigido becco e il loro istinto territoriale vincono la lotta per l’albero. Questi loro comportamenti aggressivi sono anche ottimamente rappresentati dall’aspetto da “bulletto” del Pokémon!

Animali da horror

La natura è di grande ispirazione anche per quei mostri orrendi che ci fanno accapponare la pelle. Esistono moltissimi animali che sono al limite del surreale, quasi fossero appena usciti da un romanzo di Lovecraft. È il caso, per esempio, del pesce vipera (chauliodus sloani), un pesce abissale dall’aspetto orrorifico. Con i suoi denti aguzzi e sproporzionati, la sua forma longilinea e i suoi organi bioluminescenti si posiziona, senza dubbi, tra le creature marine più spaventose… o almeno tra quelle conosciute dall’uomo.

 

Pesce Vipera (@Shutterstock)

 

Un animale che si trova in acque simili a quelle del pesce vipera è l’isopode gigante (bathynomus giganteus). Appartenente al subphylum dei crostacei, si tratta dell’isopode più grande in natura, come suggerisce il nome. Il suo aspetto è a dir poco terrificante: il suo rigido esoscheletro protegge il suo viscido addome, da cui si articolano un gran numero di chele. Sembrano delle sorta di enormi esseri parassitari, un po’ come un cucciolo di Alien, con l’unica differenza che questi esistono davvero e che, proprio per questo, d’ora in poi alimenteranno la vostra talassofobia.

Ma torniamo sulla terraferma, dove la natura ci ha riservato altri graziosi incubi, come la simpatica talpa dal naso a stella. La condylura cristata ha l’aspetto di una normalissima talpa, se non che il suo muso sembra la bocca di un mostro. E concludiamo questo articolo con una dedica ai nostri lettori aracnofobici, citando la tarantola golia (theraphosa blondi), che con i suoi 170 grammi di media si classifica come il ragno più pesante al mondo.

 

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