di Alessandro Colepio
Il trasferimento di Juan Cuadrado, svincolatosi dalla Juventus e accasatosi all’Inter in estate, è stato quasi un fulmine a ciel sereno per entrambe le tifoserie. Il colombiano, che dal 2015 al 2023 è stato uno dei pilastri della Vecchia Signora, ha scelto di sposare il progetto dell’Inter di Inzaghi, trovando però di fronte a sé lo scetticismo del popolo interista e scatenando ovviamente la rabbia di quello juventino. Da un lato, chi si è sentito tradito da un giocatore simbolo che decide di passare alla squadra rivale, dall’altro quella stessa tifoseria che lo aveva sempre tacciato di essere un provocatore e tutto d’un tratto se l’è ritrovato con la maglia nerazzurra indosso.
Una stagione incolore per il Panita
Con delle premesse simili, la stagione di Cuadrado all’Inter non poteva certo essere una passeggiata: 9 presenze stagionali, 2 assist e un problema al tendine d’Achille che lo ha perseguitato fino a dicembre, quando il colombiano ha deciso di operarsi e di finire anzitempo la sua stagione. Nonostante ciò, Cuadrado ha comunque aggiunto al suo palmarès lo Scudetto appena vinto dall’Inter e ha anche preso parte ai festeggiamenti, scatenando un mare di polemiche quando ha deciso di saltellare al ritmo del coro: “Chi non salta juventino è”.
Il video di questa scena è andato presto virale, scatenando l’indignazione del popolo juventino. Su Change.org è addirittura spuntata una petizione per rimuovere la maglietta di Cuadrado dal JMuseum, dove sono conservate le divise di tutti i giocatori che hanno raggiunto quota 300 presenze con la Juventus.
Le reazioni del mondo Juve ai saltelli di Cuadrado
La petizione, lanciata il 29 aprile e pubblicizzata da varie testate giornalistiche, ha raccolto circa 800 firme solo che nella mattinata del 30. Oltre ai tifosi, anche altri esponenti della Juventus si sono espressi sulla questione: Andrea Barzagli e Fabrizio Ravanelli, simboli di due generazioni diverse ma accomunati da una carriera piena di successi passata a Torino.
Barzagli ha giocato con Cuadrado dal 2015 al 2019, anno del suo ritiro. Sulla questione saltelli ha detto: “Non vorrei trovarmi al suo posto, ma fa parte del calcio”. Ben diverso invece il tono di Penna Bianca Ravanelli, che nella Juventus ha giocato dal 1992 al 1996 vincendo anche la Champions League: “I cori di Cuadrado contro la Juventus? Una mancanza di rispetto verso i tifosi. Io quando vinsi lo Scudetto con la Lazio non partecipai ai cori di sfottò contro la Juve per rispetto.”
Evidentemente la pensa come Ravanelli anche Antonio Conte, che nella stagione 2020/21 portò lo Scudetto alla Milano nerazzurra ma si limitò ad un sorriso nervoso quando i tifosi intonarono i primi cori contro la Juventus. Il tecnico leccese, nonostante l’esperienza all’Inter, è ancora amato da una larga fetta della tifoseria bianconera: lo stesso non si può certo dire per Cuadrado, che però oltre ad aver perso il rispetto dei suoi vecchi sostenitori non è riuscito neanche a guadagnare quello dei nuovi.
Il futuro dell’esterno colombiano sembra ormai lontano anche dall’Inter, che a gennaio ha acquistato il canadese Buchanan per sopperire agli infortuni di Cuadrado. Della sua esperienza in nerazzurro rimarrà solo uno Scudetto vinto senza incidere e un video in cui decide di sbeffeggiare il club che lo ha reso grande e gli ha permesso di calcare i palcoscenici più importanti.
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