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Cristiano Ronaldo, l’intervista che spara a zero sul Manchester United

di Alessandro Colepio

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Cristiano Ronaldo torna a far parlare di sé, e non per le sue prestazioni all’interno del campo. Il 37enne portoghese sta vivendo la fase più difficile della sua carriera: gli anni avanzano inesorabili e Ten Hag, allenatore del Manchester United, ha deciso di non puntare su di lui.

CR7 sembra aver perso la tranquillità e la sicurezza che lo hanno sempre contraddistinto, specialmente al di là dell’aspetto puramente calcistico. Il campione lusitano ha rilasciato a Piers Morgan, giornalista inglese al servizio del quotidiano The Sun, alcune dichiarazioni molto esplicite circa il momento difficile che sta passando ad Old Trafford. Le parole del portoghese hanno colpito diverse figure di spicco della società inglese, rea secondo il giocatore di averlo messo in ombra.

 

Maglie

Cristiano Ronaldo (@Shutter Stock)

L’intervista di Cristiano Ronaldo

Il discorso del portoghese comincia subito con toni tutt’altro che amichevoli:

Il Manchester United mi ha tradito. Il club ha cercato di costringermi ad andarmene. Non solo l’allenatore, ma anche le altre persone intorno alla società. Mi sento tradito. Sento che alcune persone non mi vogliono allo United e non mi volevano nemmeno lo scorso anno. Sono diventato la pecora nera“.

Riguardo al suo rapporto coi 3 allenatori avuti nella seconda esperienza inglese:

“Per Solskjaer ho solo rispetto, ma da quando Sir Alex Ferguson se n’è andato non ho visto evoluzione nel club, i progressi sono stati zero. Dopo l’esonero di Solskjaer hanno preso Ragnick, una scelta che nessuno ha capito. Non l’avevo mai sentito nominare. Se non sei nemmeno allenatore, come puoi diventare il manager del Manchester United? Ten Hag non mostra rispetto per me, per cui io non ne ho per lui. Se non mi porti rispetto, io non ne avrò mai per uno come te”.

Riguardo alla situazione del Manchester United:

“Niente è cambiato: la palestra, la cucina, i cuochi. Vedo le stesse cose che vedevo da giovane. Sir Alex Ferguson sa meglio di chiunque altro che il club non è sulla strada in cui dovrebbe essere. Tutti lo sanno, gli unici a dire di no sono quelli che non vogliono vederlo, sono ciechi”.

Sul suo ex compagno Wayne Rooney, che ha fortemente criticato Ronaldo nell’ultimo periodo:

“Non so perché debba dire queste cose, probabilmente è invidioso perché lui si è ritirato anni fa mentre io sono ancora ad alti livelli“.

Le uniche parole di affetto sono rivolte ai tifosi dello United, che hanno sempre mostrato supporto al numero 7:

I tifosi sono sempre dalla mia parte. Lo sento ogni volta che esco per le strade, vengono da me e mi dicono che apprezzano tutto quello che faccio per il calcio. I tifosi per me sono tutto. Questo è il motivo per cui rilascio questa intervista, perché penso che sia il momento giusto per esprimere la mia opinione.

Amo il Manchester United, amo i tifosi. Ma se vogliono fare diversamente devono cambiare tante cose. Come diceva Picasso, devi distruggere per ricostruire. Se vogliono partire da me non c’è nessun problema“.

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