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Crisi climatica, entro il 2050 si rischiano 14 milioni di morti

di Matteo Cividini

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Secondo un’analisi del World Economic Forum, la crisi climatica potrebbe causare 14,5 milioni di morti entro il 2050. Oltre a questo è stata calcolata anche una possibile perdita di 12,5 trilioni di dollari. Anche le spese sanitarie aumenteranno per una cifra di oltre mille milioni di dollari. Ad essere analizzate sono state sei categorie di eventi climatici: inondazioni, siccità, ondate di calore, tempeste tropicali, incendi e innalzamento del livello del mare.

Gli effetti della crisi climatica

Secondo lo studio, a causare il maggior numero di morti sarebbero le alluvioni, con 8,5 milioni entro il 2050, al secondo posto la siccità. La crisi climatica avrà pesanti conseguenze anche sull’economia, dato che 7,1 trilioni andranno persi a causa della perdita di produttività. Per esempio, nel mese di settembre 2023 negli Stati Uniti sono stati persi un miliardo di dollari per via di eventi naturali come le tempeste tropicali, gli incendi e le alluvioni.

Anche le malattie sensibili al clima aumenteranno in maniera catastrofica, portando malattie come la malaria anche in Europa o negli Stati Uniti. Secondo lo studio a crescere saranno anche le disuguaglianze sanitarie; anziani, giovani, donne, e soggetti vulnerabili saranno più colpiti dalle conseguenze della crisi climatica, così come gli abitanti di Africa e Asia meridionale.

“La crisi climatica è una crisi sanitaria e sta guidando un circolo vizioso di malattie, devastazioni economiche e sofferenze” dice Vanessa Kerry, CEO di Seed Global Health. Nonostante i risultati non confortanti, secondo lo studio c’è ancora il tempo per intraprendere delle azioni utili a contrastare le previsioni. Le soluzioni sarebbero quelle di intensificare le collaborazioni e trasformare il sistema sanitario per poterlo adattare alle conseguenze della crisi climatica.

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