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Creators – The Past, la recensione: Voce del verbo… complottare!

di Domenico Scala

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Questa non è una normale recensione, bensì un discorso un po’ più ampio su una pellicola del 2020 non particolarmente nota che alcuni di voi potrebbero però anche conoscere, seppur per i motivi sbagliati… “Creators – The Past” è infatti un film italiano salito alla ribalta su Internet grazie al noto YouTuber Yotobi, che mesi fa decise di dedicare un suo video proprio alle vicende di questo vero e proprio kolossal nostrano scomparso dai radar apparentemente senza motivo. Ma a più di due anni dalla sfortunata “distribuzione” ufficiale nelle sale di tutto il Paese, il grande pubblico può finalmente recuperare l’opera prima del regista Piergiuseppe Zaia! La pellicola è infatti disponibile da alcuni giorni a sorpresa su Amazon Prime Video.

La fondamentale premessa di “Creators – The Past”

Parlare di Creators – The Past senza scadere nel denigratorio non è semplice, per molteplici ragioni. La premessa è d’obbligo; ognuno è libero di professare la propria religione ed il proprio credo, senza dubbio. Ma ciò non rende accettabile il fatto che letteralmente nella sequenza d’apertura del film ci venga detto che quella che ci si appresta a raccontare altro non è che tutta la verità sull’essere umano, a cui è sempre stata celata la sua vera storia d’origine.

E vi starete chiedendo qual è la presunta “verità nascosta”? Ebbene, secondo chi ha concepito questa storia, l’umanità è frutto dell’ingegneria genetica. Adattando in parte quella che è l’ideologia mormone, ci viene raccontato che i Creators, creature extraterrestri dotate di tecnologie molto avanzate, avrebbero generato il moderno Homo Sapiens tramite esperimenti genetici. E la chiave di tutto sarebbe ovviamente custodita nel nostro DNA

 

Creators - The Past

Creators – The Past, pensato come “docu-film”

Se questo fosse un banale racconto sci-fi di pura fantasia, probabilmente il problema non sarebbe neanche sorto. Avremmo considerato questa pellicola alla stregua di un film brutto, e forse non ne avremmo neanche parlato su queste pagine. Ma il vero problema è proprio nelle intenzioni di chi l’ha realizzato! Si, perché lo stesso Zaia ed Eleonora Fani, accreditata come produttrice e sceneggiatrice, nel tour promozionale precedente il rilascio in sala hanno originariamente (a più riprese) etichettato la pellicola come “docu-film”, tratto peraltro dal romanzo omonimo della stessa Fani. E Creators – The Past è infatti un titolo che per un’ora e quaranta circa di durata non fa altro che prendersi tremendamente sul serio, anche nei momenti apparentemente più deliranti.

A conferma di quanto vi diciamo, vi segnaliamo una presenza che potrebbe risultare piuttosto discutibile nel montaggio finale. Il cameo di Mauro Biglino nei panni di sé stesso è probabilmente la ciliegina sulla torta in questo “marasma” di complottismo. Come detto, non è nostra intenzione criticare la persona o le teorie per cui questa si batte, ma l’intento con cui si è deciso di portare in scena un’opera (in teoria) di largo consumo.

Biglino, per chi non lo sapesse, è un traduttore e scrittore italiano, famoso per divulgare la propria interpretazione della Bibbia, generalmente considerata pseudoscientifica. La sua lettura ritiene che il testo sacro non parli mai di Dio come unico essere spirituale, ma di molteplici entità appartenenti ad una civiltà ignota molto sviluppata, chiamati Elohim. Teoria che ha poi proposto a più riprese anche in diverse sedi scientifiche.

L’anello mancante

E l’anello di congiunzione tra le teorie di Biglino ed il romanzo (e poi film) firmato Eleonora Fani sono proprio gli Elohim, i Creators. Mentre Biglino approfitta del suo cameo per professare il suo verbo esattamente come nella vita reale, la Fani ha preferito rappresentarsi direttamente come Creator! Si, Eleonora Fani è anche attrice protagonista; interpreta Lady Airre, creatura aliena portata in scena in un’inutile, offensiva, fuori contesto ed obsoleta black face, utilizzata per non si sa bene quale motivo. Come se non bastasse, si scopre che questa Creator ha avuto in passato una relazione con Gesù, anch’egli evidentemente alieno, e dal quale ha avuto un figlio nel 2002 ad Ivrea, in provincia di Torino (!?!?!?).

 

Creators - The Past

 

Allontanandoci un attimo da questo tipo di discorsi, ed evitando per scelta di soffermarci sulla trama a dir poco delirante, è doveroso però parlare almeno un minimo dell’aspetto tecnico della pellicola. È evidente come il film sia stato portato a termine senza una minima conoscenza in materia di regia, sceneggiatura, montaggio, interpretazione, e chi più ne ha più ne metta. Piergiuseppe Zaia non è un regista (questa è la sua unica opera finora) e purtroppo si nota; peraltro ha anche interpretato Gesù e curato le musiche, che in più di un’occasione irrompono prepotentemente nelle orecchie di chi guarda il film (magari in cuffia), andando perfino a coprire le voci degli “attori” stessi.

Grandi nomi nel cast, assenti all’appello!

Gli interpreti ci restituiscono, in generale, una sensazione costante di recita da scuola elementare, che neanche un doppiaggio italiano di Serie A può andare a smussare più di tanto. Si, menzione d’onore al doppiaggio; perché la pellicola, data l’immensa e malcelata presunzione, è stata girata interamente in lingua inglese. E per un buon motivo! Creators – The Past vanta infatti nel cast attori di un certo calibro, anche di livello internazionale. Hanno un ruolo secondario anche Gérard Depardieu e William Shatner che, insieme a qualche altro nome noto, si ritrovano invischiati in questa storia senza sembrare aver la minima idea di dove siano finiti e del perché.

 

Creators - The Past

 

Montaggio e impianto sonoro sono di quanto più becero si sia mai visto su schermo, tanto da fare invidia ai peggiori cinepanettoni di nostra conoscenza. Superfluo soffermarsi poi su costumi ed effetti speciali, nonostante il budget a disposizione fosse esorbitante per un prodotto italiano indipendente; si parla di più di dieci milioni di euro! Ma soprattutto, a colpirci sono state le location; in particolare, a rubare la scena è certamente il Carnevale di Ivrea, con la sua meravigliosa “Battaglia delle arance”. Uno dei Creators decide di nascondere la sua Lens, oggetto della contesa al centro della trama, tra le arance del Carnevale; finché l’umano protagonista non si becca quest’oggetto sferico di metallo dritto sui denti, giusto per suggellare le assurdità di cui è capace questo titolo.

 

Considerazioni finali

Questo film è oggettivamente un insulto verso il cinema, e verso chi ne ha fatto il proprio mestiere; verso chiunque abbia una qualsiasi fede, verso la scienza e forse anche verso l’intelligenza umana. Una pellicola incredibilmente pretenziosa, per certi versi ridicola, delirante e a tratti molto infantile. Crede fermamente di portare in scena una “verità nascosta”, scelta molto discutibile e di dubbio gusto; anche perché il girato non porta da nessuna parte, non avendo un finale. Erano previsti due sequel: “Creators – The Present” e “Creators – The Future”, che non vedranno mai la luce. Il primo capitolo è stato un flop totale, un vero disastro. Non solo l’incasso è stato praticamente nullo, ma addirittura quasi nessuno ha voluto evidentemente distribuirlo, data la natura farsesca dell’intera produzione.

E chiudiamo con una chicca. Nei titoli di coda, vi invitiamo a controllare, c’è una sorta di easter egg nascosto (?) che vi riportiamo testualmente, sottolineando a chiare lettere che il tono del film è sempre stato serio, per l’intera sua durata:

“I produttori si scusano per non aver potuto remunerare gli alieni presenti nel film, a causa delle incompatibilità che sono emerse con i sistemi fiscali dei loro mondi di provenienza, e all’impossibilità di quantificare e rifondere i costi delle navi spaziali”.

E no ragazzi, non è un parodia: è tutto vero!

 

Pro:

  • Nessuno! Non possiamo salvare nulla di questo film. Menzione speciale soltanto al doppiaggio italiano, che vanta voci come quelle di Luca Ward e Giancarlo Giannini. Le loro splendide performance non riescono comunque a salvare le ridicole interpretazioni degli attori.

Contro:

  • Tutto! L’intero film è indecente, oltre che bocciato sotto ogni punto di vista.

Vogliamo evidenziare tuttavia un paio di sottotrame a dir poco abominevoli. La prima vede protagonista i due fratellastri Natan (il bambino figlio di Gesù e di Lady Airre, divenuto una sorta di guerriero-schiavo) e Tammuz, uomo-scorpione alato. Un’aberrante storia simil parodia de “Il Re Scorpione”! L’altra sottotrama è quella incentrata sui due protagonisti umani, su cui aleggia una tensione sessuale talmente spessa da poterla tagliare con un coltello; non si arriva comunque a nulla, ma veniamo deliziati a lungo con una dinamica degna delle peggiori soap opera venezuelane.

  • Le vibes alla Adam Kadmon e “Mistero”. Ma almeno in quel caso si aveva la decenza di dichiarare apertamente che quanto detto era pura fantasia degli autori!

 

E per finire…

Ultima postilla. A conferma del fatto che la nostra non è un’accusa di complottismo verso nessuno ma semplicemente un riportare i fatti, vi lasciamo in calce l’ultimo video caricato dalla stessa Eleonora Fani sul suo canale YouTube; anche in questo caso la protagonista afferma (di nuovo) apertamente di credere in una “verità” diversa da quella che ci viene quotidianamente raccontata. A voi la visione!

 

Ecco il trailer italiano ufficiale di Creators – The Past:

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