Thibaut Courtois (@Shutterstock)
Quella di sabato scorso a Parigi è stata una notte in cui Thibaut Courtois è diventato leggenda. Il belga infatti, è stato una delle pedine più importanti nella vittoria della Champions League per il Real Madrid. Ma come si poteva immaginare, il portiere non è diventato un eroe per tutta la Capitale spagnola…
Courtois ha giocato nell’Atletico Madrid per ben tre stagioni dal 2011 al 2014, in prestito dal Chelsea. In quel periodo, il portiere si è fatto notare per i suoi riflessi incredibili e per il suo talento purissimo. Con i rossobianchi, tra l’altro, il belga ha vinto una Coppa di Spagna, una Liga e ha raggiunto una finale di Champions League, persa proprio contro i rivali del Real Madrid.
Dei traguardi importanti, tanto da renderlo una vera e propria icona del club, nonostante il periodo piuttosto breve trascorso da quelle parti. Al suo addio infatti, la società aveva premiato il belga installando al Vicente Calderón, vecchio stadio dell’Atletico ora sostituito dal Wanda Metropolitano, una targa dedicatagli. Quest’ultima è stata poi prontamente rimossa dai tifosi rojiblancos in seguito alle sue pungenti dichiarazioni, come riportato da Marca.
Al termine del match di sabato contro il Liverpool, vinto per 1-0 dagli spagnoli, l’estremo difensore del Real ha affermato di essere dalla parte giusta in quella finale. Probabilmente un evidente richiamo alla finale persa a Lisbona proprio contro i Blancos, nel lontano 2014, quando ancora giocava per l’Atletico… E in risposta a queste affermazioni apparentemente provocanti, il presidente Enrique Cerezo, ha ribattuto dicendo che chi avesse voluto, avrebbe potuto rimuovere con la forza la targa dedicata al portiere di cui abbiamo parlato sopra. A questo punto, i tifosi inferociti hanno sradicato la lastra con pale e picconi.
Qualche ora dopo l’accaduto, il portiere si è espresso così in un post sui suoi social: “Hala Madrid“, scritto come didascalia di un’immagine in cui il belga regge il trofeo della Champions League appena vinta. Forse è presto per parlare di una vera e propria provocazione, ma la data di pubblicazione della foto (due ore dopo la rimozione della targa) e il messaggio scritto da Courtois lasciano davvero pochi dubbi…
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