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Corea del Nord: lanciati oltre 200 palloni aerostatici di spazzatura in Corea del Sud

di Lorenzo Peratoner

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Tra martedì e mercoledì, la Corea del Nord ha mandato oltre 200 palloni aerostatici che trasportavano spazzatura in territorio sud coreano, come atto di ritorsione in risposta all’invio di volantini anti-regime, spediti oltre confine da degli attivisti, con lo scopo di aizzare il popolo nord coreano contro il suo leader.

Corea del Nord: la ritorsione contro la propaganda anti-Pyongyang

Pyongyang, sotto la voce del Viceministro della difesa, aveva avvisato Seoul che avrebbe agito “colpo per colpo” alle “provocazioni” degli attivisti sud coreani, inviando un numero di palloncini molto superiore rispetto ai casi precedenti del 2016 e del 2018. I capi di stato maggiore congiunti (JCS), hanno annunciato che i primi oggetti sarebbero caduti in territori sud coreani da martedì sera, spingendosi fino alla provincia di Gyeongsang Meridionale, a oltre 200 chilometri a sud di Seoul.

I palloncini in questione trasportavano letame e vari tipi di spazzatura, come batterie e  pezzi di plastica e di scarpe. Il JCS ha avvertito i cittadini di non toccare gli oggetti e di avvisare prontamente le autorità, le quali, congiuntamente con il comando delle Nazioni Unite, stanno supervisionando le attività nella zona demilitarizzata. Il JCS ha affermato:

“Questi atti della Corea del Nord violano chiaramente il diritto internazionale e minacciano seriamente la sicurezza del nostro popolo […] avvertiamo severamente la Corea del Nord di fermare immediatamente il suo atto disumano e volgare”.

L’attività di volantinaggio come mezzo di lotta

L’attività di volantinaggio da parte di attivisti, osteggiata dal Governo sud coreano stesso fino al 2021, perché fonte di attrito, non è una novità nella logica dello scontro tra le due Coree, in stato di armistizio dal 1953; i disertori nord coreani sono i principali portavoce di questa lotta politica. Il loro obiettivo, infatti, è quello di incoraggiare i cittadini della Corea del Nord a ribellarsi contro le autorità di Pyongyang, illustrando loro i crimini e le atrocità del regime di Kim Jong-Un. Non solo volantini, ma anche chiavette USB contenenti musica K-Pop si sono rivelate uno strumento di propaganda, come elemento della cultura occidentale proibito dal regime.

Peter Ward, ricercatore presso il Sejong Institute, ha affermato, in merito al lancio dei palloni aerostatici:

“Questi tipi di tattiche da zona grigia sono più difficili da contrastare e comportano meno rischi di un’escalation militare incontrollabile, anche se sono orribili per i civili che alla fine vengono presi di mira”.

Fonti: Yonhap; Reuters

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