di Ettore Guerriero
Dopo una partita divertente e per larghi tratti combattuta, è l’Inter a portare a casa la sua ottava Coppa Italia della storia, ai danni di una Juventus spesso ingenua. Il fischio finale è arrivato solo dopo i tempi supplementari di una finale decisa prevalentemente da errori difensivi, su tutti i due calci di rigore causati da de Ligt. A chiudere definitivamente il match ci ha poi pensato un super Ivan Perisic con un gol meraviglioso. Demeriti della Juventus, meriti dell’Inter, che riesce a portare a casa il secondo trofeo della stagione. Di seguito potete trovare le nostre pagelle sulla finale di Coppa Italia: buona lettura!
Juventus: le pagelle di una finale da dimenticare
PERIN 6: non ha colpe sui 4 gol subiti, compresi i due calci di rigore; compie un ottimo intervento su una botta di Darmian.
DE LIGT 4: causa due rigori che pesano come macigni: sul primo è un concorso di colpa, il secondo è pura ingenuità.
CHIELLINI 6,5: non sfigura di certo e regge la baracca, mettendo ordine in difesa.
DANILO 5,5: non ha sfigurato se non per una sbavatura in area su Perisic; sostituito poi per problemi muscolari.
ALEX SANDRO 6,5: ci mette grinta e in fase difensiva non subisce praticamente mai le incursioni; inoltre, trova il gol del pareggio bianconero.
CUADRADO 4,5: il colombiano viene annullato da un Perisic in stato di grazia; un po’ meglio in fase offensiva ma ben lontano da una prestazione sufficiente.
ZAKARIA 5,5: tanto lavoro oscuro, cerca di recuperare palloni e di annullare i centrocampisti dell’Inter, qualche volta ci riesce, qualche altra no.
RABIOT 5.5: uno dei migliori nella Juventus nel primo tempo, poi con il passare dei minuti sparisce letteralmente dal campo.
BERNARDESCHI 5.5: più propositivo e più libero di Cuadrado, tuttavia il cambio all’ora di gioco spezza il giudizio: bene ma troppo poco quello visto in campo.
VLAHOVIC 6.5: i palloni giocabili non arrivano, quindi si mette in proprio e approfitta di un’Inter troppo sbilanciata per segnare.
DYBALA 6.5: la voglia c’è, ma manca di concretezza, troppo evanescente, si accende a tratti e davanti a Handanovic spara a lato, probabilmente disturbato da Dzeko. Propizia il gol di Vhahovic. Resta comunque il più vivo tra i bianconeri
SOSTITUZIONI
BONUCCI 5 (dal 67°): entra e la Juventus viene rimontata; probabilmente non dà la stessa sicurezza di Chiellini, anche se aiuta la squadra in impostazione.
PELLEGRINI 4,5 (dal 91°): entra al posto di Alex Sandro ma, a differenza del compagno, non dà sicurezza in fase difensiva e offensiva; inoltre, sbaglia quasi tutti i tentativi di cambio di gioco.
ARTHUR 5 (dall’84°): il suo ingresso in campo avrebbe dovuto dare più geometrie al centrocampo bianconero, ma è mancata fluidità nella manovra.
LOCATELLI 5 (dal 67°): entra e va subito in affanno; rimedia anche un giallo per un brutto fallo sul finale dei tempi regolamentari.
KEAN 4,5 (dal 100°): avrebbe dovuto rappresentare un aiuto in fase offensiva, ma gioca pochissimi palloni senza riuscire ad imporsi.
MORATA 7 (dal 41°): il suo impatto sulla partita è evidente, propizia il primo gol, e in generale regge il peso dall’attacco, dato che Vlahovic è isolato e Dybala poco ispirato.
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