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Come ti ammazzo il bodyguard 2, la recensione: il duo diventa trio

Dal 2 febbraio su Amazon Prime Video, “Come ti ammazzo il bodyguard 2” diretto da Patrick Hughes, vede vecchi e nuovi volti nel cast. Infatti ritroviamo Ryan Reynolds, Samuel L. Jackson e Salma Hayek. Mentre tra le new entry abbiamo Morgan Freeman e Antonio Banderas nei panni del villain.

Dopo il successo della prima pellicola nel 2017, Lionsgate e Patrick Hughes hanno deciso di portare avanti la storia della guardia del corpo interpretata da Ryan Reynolds e il sicario portato su schermo da Samuel L. Jackson, in un sequel decisamente più grande.

Nonostante le grandi aspettative e un cast di altissimo livello, “Come ti ammazzo il bodyguard 2” è un sequel che a differenza del suo predecessore, porta con sé moltissimi problemi.

Pensione annullata

Dopo quattro anni dagli eventi del primo film, la ormai ex guardia del corpo Micheal Bryce (Ryan Reynolds) si ritrova senza un lavoro, e il trauma della sua ultima avventura con il sicario e acerrimo nemico Darius Kincaid (Samuel L. Jackson).

Il suo problema riemergerà quando la moglie di Darius, Sonia (Salma Hayek), troverà la ex guardia del corpo e gli chiederà aiuto per salvare suo marito da un gruppo criminale che punta a destabilizzare l’intera Europa con un attacco informatico.

A differenza della pellicola precedente, questo seguito si preannuncia sin da subito più grande. Ma nonostante questo proclamo e il cast di serie A scelto, “Come ti ammazzo il bodyguard 2“è un sequel che non funziona.

Un cast di livello, ma…

Uno dei pregi della pellicola è il suo cast. Infatti, su tutti, a funzionare è un Samuel L. Jackson, completamente in parte. Si diverte e soprattutto fa divertire lo spettatore grazie al suo carisma, alla sua simpatia e al suo oramai iconico “Motherfucker”.

Ma a non funzionare al meglio sono gli altri due protagonisti. Ryan Reynolds, ormai sempre nei panni di un simil-Deadpool (stesso problema presente in “Red Notice”, trovate qui la nostra recensione), può stancare lo spettatore, ormai stufo di vedere un attore essere sé stesso o un altro personaggio di un altro film.

Ma forse a dividere di più è la performance di Salma Hayek. L’attrice porta su schermo un personaggio esuberante e folle, molto più di quanto lo è il Darius interpretato da Samuel L. Jackson. Ed è proprio questa esuberanza a regalare allo spettatore una Hayek in evidente overacting.

Esagerare, molto spesso, non significa offrire un’ottima interpretazione. In questo caso, non siamo davanti ad una buona performance. Questa presenza consistente del personaggio della Hayek, ha portato con sé solo pecche, rimuovendo quanto c’era di buono nella dinamica da buddy movie nel prequel.

Come ti ammazzo un sequel

Ideare un sequel di livello non è mai facile. Ma in “Come ti ammazzo il bodyguard 2” l’ambizione rovina puntualmente i piani. Come Icaro, la pellicola diretta da Patrick Hughes punta dritto verso il sole e distrugge le sue ali. Questo perché le dinamiche da buddy movie vengono sacrificate per creare una sorta di trio disfunzionale e soprattutto per le sequenze action.

Non avendo un grandissimo budget, l’action comedy soffre moltissimo le sequenze più frenetiche. Queste infatti mettono in evidenza alcune lacune tecniche dello stesso regista che cerca di osare con dei costi ridotti. Il risultato? Pessima computer grafica e una totale confusione che i cineasti meno abili nel genere, giustificano con la frenesia degli eventi. In questo caso, anche i meno esperti possono notare di essere davanti a sequenze action davvero blande, soprattutto nel 2022 e con altri titoli del genere che sfruttano al massimo i loro mezzi.

Altra pecca che rende “Come ti ammazzo il bodyguard 2” un sequel dimenticabile, è la sua sceneggiatura. Ovviamente non ci si deve aspettare una storia di grande respiro, ma lo spettatore invece si ritroverà un racconto prevedibile e divertente a metà. La presenza di attori come Morgan Freeman e Antonio Banderas non viene sfruttata al meglio. I due anzi, diventano “vittime” di una sceneggiatura prevedibile che limita il loro talento e la possibilità di dare qualcosa in più alle pellicola.

Un action comedy che intrattiene a metà

“Come ti ammazzo il bodyguard 2” nonostante i suoi vari difetti, riesce ad intrattenere. Ma questa missione viene portata a termine con qualche riserva. Il suo “eliminare” la dinamica da buddy movie, porta lo spettatore a trovarsi in una situazione differente rispetto al passato. Questo è dovuto appunto ad una sceneggiatura che cerca anche di essere in un certo senso matura, ma diventare su questo punto, folle e fuori di testa con il twist finale (Una delle poche cose divertenti del film).

Oltre a questo ci sono pochi momenti divertenti da segnalare, anzi. In molti frangenti, “Come ti ammazzo il bodyguard 2” si rivela abbastanza piatto e forse stressante. Quest’ultima sensazione è dovuta anche ad una durata forse eccessiva per quello che il lavoro di Patrick Hughes voleva raccontare allo spettatore. In conclusione possiamo dire che questo sequel ha fallito dove con la pellicola precedente ha vinto. Una vera occasione sprecata, che porta anche a spiegare una distribuzione solo via streaming nel nostro paese.

Considerazioni finali

“Come ti ammazzo il bodyguard 2” è il classico seguito deludente. Poco efficace per tutta la sua durata, un cast non sfruttato al meglio e una Salma Hayek in totale overcacting, il film diretto da Patrick Hughes è un completo buco nell’acqua. Con il solito e ripetitivo Ryan Reynolds, l’unico a regalare una performance divertente e divertita è Samuel L. Jackson.

Inoltre la pellicola regala quelle che potrebbero essere potenzialmente le peggiori sequenze action del 2022. Con tanta confusione sul fronte registico e soprattutto in fase di montaggio, queste si riveleranno molto discutibili una volta che la CGI entra in scena. Ma nonostante tutti i difetti che affliggono “Come ti ammazzo il bodyguard 2”, se cercate un film per passare il tempo, questo potrebbe essere sorprendentemente il titolo giusto per voi (nonostante andare oltre le sue pecche evidenti, non sarà facile).

Pro

  • La performance di Samuel L. Jackson;
  • La capacità di intrattenere nonostante i suoi difetti evidenti.

Contro

  • Il solito Ryan Reynolds e una Salma Hayek in totale overacting;
  • Cast nel complesso non sfruttato bene;
  • Regia molto discutibile;
  • Scene action e utilizzo della CGI deludente.

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di Gabriele Di Nuovo

Gabriele Di Nuovo

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