La casa d’aste Christie’s sta per concludere una delle aste più importanti degli ultimi anni, che rappresenta un vero e proprio unicum nel mondo della gioielleria. L’intera collezione della miliardaria austriaca Heidi Horten, venuta a mancare a giugno dell’anno scorso, è stata infatti venduta nel corso di due aste dal vivo e una online, che chiuderà nella giornata di oggi, 15 maggio. Vediamo i dettagli, riportati da CNN e IlSole24Ore…
La prima asta, conclusasi il 10 maggio, è valsa ben 138,344,700 milioni di franchi, superando da sola tutti i record raggiunti in precedenza; a questa cifra dobbiamo sommare l’esito della seconda vendita, di minore entità, con 37,833,260 milioni di franchi. Sull’ultima asta, invece, non si hanno ancora numeri chiari; in ogni caso in totale si potrebbe toccare se non superare la cifra monstre di 200 milioni di franchi.
L’entità di questa pomposa collezione di 700 gioielli era in larga parte sconosciuta al mondo, il cui reale valore è emerso successivamente la morte della filantropa austriaca. Horten, infatti, si è sempre prodigata in maniera disinteressata nei confronti dell’arte, donando ad esempio un museo di arte contemporanea a Vienna, nel 2022. Ma da dove nasce tutta questa ricchezza?
Dietro questa straordinaria collezione si cela purtroppo una storia piuttosto controversa. Horten, infatti, era sposata dal 1966 con l’imprenditore tedesco Helmut Horten, il quale intraprese molti affari con il regime nazionalsocialista, finanche acquisendo diverse aziende guidate da ebrei; si tratta di informazioni assolutamente documentate, come lo stesso CEO di Christie’s, Guillame Cerutti, ha ammesso:
“non è mai stata intenzione di Christie’s nascondere informazioni sugli affari, del resto ben documentati, del signor Horten durante il Nazismo”.
Diverse associazioni ebraiche hanno pertanto invitato la casa d’aste a bloccare la vendita della collezione. Quest’ultima, tuttavia, non è ovviamente frutto solamente di uno dei periodi più bui dell’umanità, ma anzi la maggior parte è stata acquisita nei decenni successivi, sebbene anche grazie all’eredità controversa di Horten. A queste pressioni Cerutti ha risposto con le seguenti parole:
“tutti i proventi della collezione andranno alla Heidi Horten Foundation, istituita nel 2021 per sostenere la Heidi Horten Collection, nonché la ricerca medica, il benessere dei bambini e altre attività filantropiche che ha sostenuto per molti decenni. Da parte nostra, Christie’s darà un contributo significativo dei proventi dell’asta alle organizzazioni che promuovono la ricerca e l’informazione sull’Olocausto”.
Al di là quindi delle origini controverse della collezione, quest’ultima è assolutamente di un valore inestimabile, sia per la varietà che per la qualità dei singoli gioielli. Uno dei più rari e pregiati è senza dubbio “The Sunrise Ruby”, anello Cartier che sfoggia un incredibile rubino rosso sangue. Tra gli altri, si possono annoverare ben 100 pezzi unici di Bulgari.
Vedremo quindi nelle prossime ore come si concluderà l’asta, e, nel caso voleste maggiori informazioni, è possibile consultare direttamente il sito della casa d’aste.
AGGIORNAMENTO: Si è conclusa ufficialmente l’asta online, arrivando a una cifra finale di quasi 180 milioni di franchi svizzeri.
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