fbpx Cina, la strana punizione di un padre: fa giocare il figlio 17 ore di fila ai videogiochi!
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Cina, la strana punizione di un padre: fa giocare il figlio 17 ore di fila ai videogiochi!

di davide gerace

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Il compito di un buon genitore è quello di crescere i propri figli nel miglior modo possibile. Alle volte i genitori ricorrono a delle punizioni, come vietare l’uso di cellulare o di giocare con gli amici, per far capire gli sbagli commessi al figlio. In Cina un padre avrebbe però punito il figlioletto di 11 anni con una punizione molto inusuale: lo avrebbe fatto giocare no stop ai videogiochi.

Cina, bambino sorpreso con lo smartphone a letto

Come riportano diversi media internazionali, tra cui il Daily Mail, la notizia arriva da Shenzhen, metropoli della Cina Sud-orientale. Il protagonista della storia è un bambino di 11 anni, che sarebbe stato sorpreso dal padre mentre usava il cellulare a letto, ben oltre l’orario pattuito con i genitori. Il padre adirato con il figlio, avrebbe deciso di punirlo, costringendo il ragazzo a giocare ai videogiochi per 17 ore consecutive.

Non solo, il genitore avrebbe filmato e condiviso tutta la vicenda sul social Douyin, il nome cinese di TikTok. Il bambino, pur scusandosi con il padre, avrebbe iniziato a giocare per 17 ore di fila, fino alle 18 del giorno dopo. Alla fine, stanco sia fisicamente che mentalmente, l’undicenne si sarebbe arreso alle nuove condizioni del genitore, una drastica riduzione delle ore di gioco.

Le scuse del bambino

L’undicenne, provato dalla punizione, avrebbe deciso di scrivere una nota sul suo computer, scusandosi per il suo comportamento: “Mio padre l’ha scoperto, poi mi ha punito costringendomi a giocare fino a vomitare. Prometto che andrò a letto prima delle 11. Prometto di non giocare allo smartphone prima di andare a letto e di non giocare con i giocattoli”. 

La notizia, complice il video condiviso su Douyin, è diventata subito virale. Contrastanti le reazioni da parte degli utenti, alcuni sono favorevoli alla “strana” punizione, in molti hanno ritenuto la decisione fin troppo severa. Il padre ha voluto precisare che la punizione è stata una decisione particolare, ha rivendicato la sua efficacia, ma non la consiglierebbe ad altri genitori.

Nel mondo occidentale una decisione del genere, probabilmente troppo severa, avrebbe suscitato reazioni diverse, soprattutto di disapprovazione.

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