di Enrico Tiberio Romano
Come noto la Cina è sempre stata tra i paesi che hanno adottato le misure più restrittive per contenete il virus Covid. L’ultima presa di posizione arriva dalla provincia di Sichuan, dove la popolazione sarà costretta ad un nuovo lockdown.
L’ultima stretta da Pechino, milioni di persone in quarantena
Chengdu è una delle tante megalopoli presenti in Cina: la sola città conta oltre 21 milioni di abitanti. Dallo scorso 1 settembre però tutti i cittadini non possono uscire di casa. La politica zero Covid del governo di Xi Jinping infatti costringe tutti gli abitanti ad un ennesimo lockdown a causa di diverse centinaia di casi di contagio.
La revoca del blocco inizialmente era prevista per l’altroieri, 7 settembre, ma sono stati registrati 116 casi ulteriori di infezione, sospendendo così a tempo indeterminato il provvedimento. Il lockdown resterà in vigore in 16 delle 23 aree che compongono Chengdu ed i residenti saranno testati ogni giorno… fino a data da destinarsi.
La notizia, che è stata riportata dalla CNN, inoltre pone l’accento sul possibile blocco delle catene di approvvigionamento globali. Nella provincia infatti sono presenti diverse fabbriche ed industrie ed in generale ad oggi in Cina sono interessate da restrizioni aree che contribuiscono al 24% del PIL del paese.
La superpotenza orientale ad oggi non sembra voler abbandonare una politica di totale azzeramento dei contagi quindi. L’Europa invece forte degli incoraggianti numeri delle campagne vaccinali, sta adottando un atteggiamento più rilassato nei confronti di nuovi casi di infezione. Chi avrà ragione?
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