Ciao 2021 è il “seguito” naturale di Ciao 2020, show televisivo russo dello scorso Capodanno che molti di voi sicuramente ricorderanno. Perviy Kanal (l’equivalente della nostra Rai 1) ha deciso di omaggiare nuovamente il nostro Paese con un’altra versione speciale dello show di Capodanno condotto da Ivan Urgant, in questo caso Giovanni Urganti. Per chi non lo sapesse lo show è interamente parlato e cantato in “italiano” con sottotitoli in russo, e omaggia l’Italia mettendone alla berlina vizi e virtù.
Anche quest’anno lo show si è trasformato in una passerella musicale, con artisti del mainstream russo e russofono, con auguri e sketch comici. Ma dopo l’idea dello scorso anno di realizzarlo come fosse un programma italiano degli anni ’80/’90, quest’anno la produzione ha spinto ancora di più sull’acceleratore.
Ecco allora la classica poesia di Natale dei bambini, una miriade di riferimenti a Rai 1, un Pinocchio gigante in studio, un vero comico russo che finge di essere un comico italiano che imita un celebre politico “noto per le sue barzellette” , canzoni presentate come si faceva a Discoring e tantissimi, continui riferimenti al Festival di Sanremo. Addirittura sul finale sembrano suggerirci che saranno ospiti?
Le hit presentate sono vere (quasi tutte del 2021), di artisti russi ed ucraini che per l’occasione vengono annunciati con nomi italianizzati. Esattamente come il testo delle loro canzoni, che vengono riarrangiate per somigliare a brani dance di metà anni ’80.
Da segnalare la presenza di Manizha, cantante che ha rappresentato la Russia all’ultimo Eurovision song contest. Qui si presenta come un uomo, e la sua canzone “Russian woman” diventa “Uomo italiano”, mantenendo però il medesimo senso (“Via gli stereotipi, viviamo in libertà! Every italiano needs to know – you strong enough, you gonna break the wall”) e inserita all’interno di quella che è una parodia (ma anche una velata critica) del concorso di bellezza “Miss Italia“.
C’è poi una parodia della celebre serie televisiva “La Piovra“, nella quale è riproposta la scena della morte del Commissario Cattani (qui “Il commissario di Como”). Lo si vede mangiare spaghetti, leggere La Gazzetta dello Sport e telefonare all’amante mentre gli stanno sparando. “È un film per l’estero, a loro piacciono gli stereotipi sugli italiani”, dice l’attore.
Non poteva mancare ovviamente un riferimento ai “vincitori russi dell’Eurovision, il gruppo Måneskin”, con la foto di Damiano David in autoreggenti che esce stampata da “l’ultimo ritrovato della tecnologia moderna”, una stampante ad aghi, lanciata da un floppy disk.
Sempre nell’ottica del ribaltamento della prospettiva, Giovanni Urganti annuncia “i messaggi di affetto che ci sono arrivati dai cittadini russi, non ce lo aspettavamo”. E ci mostra alcuni di questi messaggi, che in realtà sono realizzati da cinque star della musica italiana che leggono un messaggio in russo: Toto Cutugno, i Matia Bazar, i Ricchi e poveri, Al Bano e Fedez.
La perla finale dello show è il messaggio di fine anno. Per dire ciao al 2021, davanti al Colosseo e alla bandiera italiana appare… Vladimir Putin! Si tratta ovviamente di un deepfake realizzato ad arte, al quale è sovrapposta la voce di un imitatore del presidente russo.
L’intero show può essere recuperato a questo link.
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