di Alice Casati
Una saga a regola d’arte
Per la saga “Il Cavaliere Oscuro” Nolan ha tratto ispirazione da fonti che possiamo definire “fuori dagli schemi” per il mondo del cinema. L’esempio più lampante è quello delle arti figurative, a cui il regista si ispira per alcuni particolari della saga. In particolare, il trucco di scena di Heath Ledger è ispirato ai dipinti di Francis Bacon, artista del ‘900 concentrato proprio sulla forma umana, le cui opere erano spesso crude ed inquietanti. Sul volto di Joker disegna quindi le distorsioni e i mix di colore tipici dell’artista, con lo scopo di renderlo più realistico possibile. Ma l’ispirazione di base del film è anche e soprattutto letteraria. Christopher e Jonathan Nolan, infatti, presero come riferimento il romanzo storico di Charles Dickens “Racconto di due città“, del 1859. Il romanzo descrive una società straziata dagli anni del Regime del Terrore, durante la Rivoluzione Francese. Secondo Christopher i personaggi, il dramma e l’emotività della storia l’avrebbero resa perfetta per il tono dei film.
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