di Andrea Antinori
È finalmente arrivato l’anime di “Chainsaw Man“, uno dei prodotti più attesi nel panorama dell’animazione. Tratto dall’omonimo manga di Tatsuki Fujimoto, sarà diviso in due cour separati, ognuno dei quali composto da 12 episodi. Le animazioni sono a cura dello studio MAPPA e gli episodi andranno in onda solo su Crunchyroll.
Chainsaw Man: Spari
L’ottavo episodio adatta i capitoli che vanno dal 22 al 25. Puntata divisa in due parti principali: la prima (che corrisponde a buona parte del capitolo 22), più tranquilla e, anzi, piena di buoni propositi per i protagonisti; la seconda invece (corrispondente alla fine del capitolo 22 fino al 25) che si impegna a distruggere completamente quella tranquillità nel giro di pochissimi secondi. Un qualcosa di grande si abbatte sui Devil Hunter, qualcosa che ha a che fare direttamente con il Diavolo Pistola e con il suo obiettivo: avere il cuore di Denji.
Chainsaw Man, episodio 8: la recensione
A grandi linee la qualità tecnica utilizzata in questa puntata di “Chainsaw Man” è soddisfacente, anzi, stupisce in molti casi. Ci sono scene del manga che sono state trasportate egregiamente, in particolare gli eventi che accadono nel capitolo 23 e l’apparizione del Diavolo Maledizione. Nel primo caso, gran parte del lavoro la fa la colonna sonora scelta, insieme ad un ottimo montaggio; nel secondo il modo e lo stile utilizzato per la realizzazione del diavolo. Anche se quest’ultimo viene realizzato praticamente tutto in CGI, in questo caso non stona, anzi, si integra molto bene con la scena.
D’altro canto sono ancora presenti scene dove la qualità è davvero, davvero bassa. In particolare una sequenza ancora prima dell’intro, probabilmente la peggiore di tutta la serie, dove la CGI e le animazioni normali sono del tutto sconnesse. Il che, considerando i grandi passi in avanti fatti che si vedono nel resto dell’episodio fa quasi pensare sia una “scelta tecnica”. Infatti la scena in questione è un POV di Himeno, che in quel momento è ubriaca. Rimane però il fatto che la scena in sé ha una pessima realizzazione e che c’erano decisamente molti modi migliori per realizzarla.
Ci troviamo dinnanzi all’episodio che ci porta direttamente nel vivo di “Chainsaw Man“. Iniziano ad esserci le prime perdite (più o meno importanti) e la trama principale inizia a svelarsi, strato dopo strato. Il personaggio che risalta di più è ancora una volta Himeno. A differenza della puntata precedente però abbiamo una situazione più corale qui, dove anche Aki riesce ad avere il suo momento di gloria, prima di lasciare il palco al vero protagonista della serie, ovvero Denji. Rimane ottima la scelta della non-censura della violenza e del gore, che rimangono uno dei punti di forza del prodotto, proprio come nel manga; buono anche il pacing, dato che sono riusciti ad animare ben quattro capitoli un solo episodio.
La opening è a cura di Kenshi Yonezu e si chiama “Kick Back“; la ending invece, che ricordiamo essere diversa per ogni episodio della serie, è “First death” di TK from Ling tosite sigure.
Pro
- Ottime animazioni classiche;
- Nessuna censura a violenza e sangue;
- Ottimo Pacing;
- CGI in miglioramento.
Contro
- Ancora alcune scene dove la CGI non convince pienamente.
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