Cinema & Serie TV

“Chainsaw Man”, la recensione del quinto episodio: il Diavolo Pistola

È finalmente arrivato l’anime di “Chainsaw Man“, uno dei prodotti più attesi nel panorama dell’animazione. Tratto dall’omonimo manga di Tatsuki Fujimoto, sarà diviso in due cour separati, ognuno da 12 episodi. Le animazioni sono a cura dello studio MAPPA e gli episodi andranno in onda solo su Crunchyroll.

Chainsaw Man: il Diavolo Pistola

Il quinto episodio adatta i capitoli dal 12 ad una parte del 15. Qui, Power mantiene la promessa fatta a Denji, che così raggiunge il suo più grande obbiettivo fino ad ora; una volta raggiunto, però, il nostro protagonista non è soddisfatto a pieno. È così Makima stessa che fa capire a Denji che semplicemente, aveva raggiunto il suo sogno nel modo sbagliato.

Lei rivela poi quello che è il più grande nemico dei Devil Hunter, ovvero il Diavolo Pistola, spiegandone anche la sua origine. Ripartono così le missioni per la sezione speciale 4 della pubblica sicurezza, che viene mandata a uccidere un diavolo in un hotel in cerca dei pezzi di carne del Diavolo Pistola. Pochi sanno però, che questa missione non sarà come le altre…

 

Chainsaw Man, episodio 5: la recensione

Purtroppo il difetto che ha afflitto l’adattamento animato di “Chainsaw Man” continua a persistere, ovvero quello della CGI utilizzata male. Il che rimane un enorme peccato, dato che le animazioni classiche sono sempre sopra la media generale, anche in questa puntata dove l’azione è ridotta al minimo. Infatti, “Chainsaw Man” punta tanto sui dettagli (come occhi, realisticità nei movimenti), ma purtroppo tutta la magia viene a mancare nell’esatto momento nel quale appare un particolare in computer grafica.

Questo episodio, nonostante abbia un ritmo più lento rispetto agli altri, intrattiene comunque molto bene. Osserviamo una sorta di “crescita” per Denji, anche se minima e abbiamo anche momenti per approfondire leggermente il passato di Aki, il supervisore di Denji e Power. Ci vengono inoltre presentati i personaggi di Himeno, Kobeni e Arai, apparsi brevemente proprio al fianco di Aki nella puntata precedente. Rimangono comunque la violenza e il gore, proprio come nel manga; buono anche il pacing, dato che sono riusciti ad animare ben tre capitoli e mezzo in un solo episodio…

La opening è a cura di Kenshi Yonezu e si chiama “Kick Back“; la ending invece, che ricordiamo essere diversa per ogni episodio della serie, è “In The Back Room“ di syudou.

Pro

  • Animazioni 2D decisamente sopra la media;
  • Nessuna censura a violenza e sangue;
  • Ottimo Pacing.

Contro

  • La CGI che stona troppo in alcune scene.

Voi che ne pensate? Avete visto il nuovo episodio? Fatecelo sapere sui nostri social! Per essere sempre aggiornati su altre news sul mondo del cinema, continuate a seguirci su Nasce, Cresce, Streamma.

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Andrea Antinori

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