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Ceferin rieletto alla guida della UEFA, nuovo mandato fino al 2027

Si sono tenute stamattina a Lisbona le elezioni per la presidenza della UEFA. L’esito era già chiaro da tempo e nella giornata di oggi è stato ratificato: Aleksander Ceferin è stato confermato come presidente e resterà in carica fino al 2027. Nel suo intervento dal palco del Congresso di Lisbona, inoltre, lo sloveno non ha risparmiato frecciatine ai club coinvolti nella Superlega…

L’elezione “fantasma” di Ceferin e l’importanza di Gravina

Alla guida della UEFA dal settembre 2016, Aleksander Ceferin è stato eletto per un terzo mandato. Il presidente si conferma dunque al vertice del massimo organo calcistico europeo, dopo un’elezione senza patema d’animo alcuno. Dall’altra parte, infatti, non vi era nessun altro candidato; Ceferin, forte degli ottimi rapporti con i Paesi “leader” della confederazione, non ha avuto rivali e così rimarrà in carica fino al 2027.

Aleksander Čeferin (Shutter Stock)

Tra i Paesi vicini al presidente sloveno c’è sicuramente anche l’Italia. Non è un caso, infatti, che subito dopo l’elezione di Ceferin, Gabriele Gravina sia stato nominato vice-presidente della UEFA. L’attuale leader della FIGC avrà un ruolo strategico nel board UEFA: la sua presenza potrebbe essere determinante per l’assegnazione degli Europei 2032 all’Italia. Al momento, oltre al nostro Paese, è in corsa anche la Turchia, che può contare su impianti migliori ma che non ha di certo la stessa influenza politica dell’Italia…

Le parole del presidente e il caso Superlega

Dal palco del Congresso di Lisbona Ceferin ci ha tenuto a spendere qualche parola sulla sua rielezione (e non solo…). “Voglio ringraziarvi dal profondo del cuore per il vostro unanime supporto. Significa molto per me, è un grande orgoglio ma anche una grande responsabilità. Quello che vi prometto è che farò del mio meglio per non deludere voi e il calcio” ha dichiarato il presidente della UEFA.

Proseguendo nel suo discorso non ha risparmiato una frecciatina a Juventus, Barcellona e Real Madrid, club “padri” della Superlega. Il progetto, mai tramontato definitivamente, è stato duramente attaccato da Ceferin nel suo intervento. “Il calcio è uno dei pochi asset pubblici che non sono stati privatizzati: è qualcosa che appartiene a chi ama questo magnifico gioco. Non entrerò nei dettagli del piano portato avanti dai tre club. Tuttavia, quelli che hanno promosso questo progetto dicono di voler salvare il calcio. Nello spazio di pochi mesi la Superlega si è trasformata in un personaggio di Cappuccetto rosso, un lupo vestito da nonna che ti vuole mangiare” ha detto il presidente della UEFA.

Staremo a vedere se e come la UEFA (e il confermato presidente Ceferin) intenderà procedere nei confronti dei club coinvolti nel progetto. Nel frattempo, per essere sempre aggiornato sulle news provenienti da tutto il mondo continua a seguirci su Nasce, Cresce, Calcia.

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Gianluca Scognamiglio

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