SPID (@Shutterstock)
Ad annunciare la novità è il Ministero dell’Interno: sarà possibile utilizzare la carta d’identità elettronica (CIE) come lo SPID (a cui diremo addio) per accedere a siti della Pubblica Amministrazione e usufruire dei servizi. Non sarà dunque più necessario inquadrare la carta con il cellulare, cosa che rallentava le procedure ed era consentita solo ad alcuni modelli di smartphone.
Il Governo ha esposto la novità sul sito www.cartaidentita.interno.gov.it come accesso di livello 1 e 2. Ciò significa che si potrà utilizzare la Carta solo con credenziali (nome utente, password, ed eventuale codice password temporaneo). Il livello 1 richiede solamente il nome utente e la password; mentre, per il livello 2 c’è l’aggiunta di un codice temporaneo generato da smartphone che può essere, come funzionava con SPID, il codice temporaneo OTP, oppure un QR code da scansionare. Come accesso di livello 3, il più sicuro, verrà richiesto l’uso della carta fisica e di un lettore di smart card per il computer o di uno smartphone dotato di tecnologia NFC.
Questo cambiamento deriva dall’intento del Governo di semplificare l’identità digitale tramite un servizio unitario, nazionale appunto. L’idea di una semplificazione era nata con lo scorso Governo che aveva già predisposto un decreto. Tuttavia si tratta ancora di una novità limitata a poche pubbliche amministrazioni: il Comune di Roma e di Genova.
Come spiega il sito del Ministero dell’Interno, prima di poter utilizzare le credenziali occorrerà attivarle attraverso una semplice procedura online. Sarà indispensabile e sufficiente aver effettuato la richiesta di emissione della carta d’identità elettronica e aver fornito i propri contatti, ovvero numero di cellulare ed e-mail.
Come spiega il Ministero le credenziali sono attivabili anche prima della consegna della CIE: basterà inserire il codice fiscale, il numero di serie della CIE e alcune cifre della prima metà del codice PUK e procedendo con l’attivazione. Nel caso in cui si smarrisse il PUK, il sito Cartdidentita.it indica l’iter per il recupero. Il PIN è riproducibile anche tramite App Cie ID con il PUK, perciò non servirà più recarsi in Comune.
Il livello 3 rimane certamente il metodo più sicuro in quanto richiede la carta fisica tra le mani dell’utente. È possibile, a pagamento, accedere di livello 3 con SPID con particolari chiavette crittografiche da acquistare a parte. Il livello 3 sarà comunque sempre necessario per attività come la firma di digitale su alcuni documenti. Prima di tutto risulta essenziale diffondere l’acceso di livello 1 e 2 a più PA (sono ancora troppo poche quelle che li supportano) che ancora richiedono un livello 3.
Nel frattempo, non ci rimane che aspettare giugno, quando il Governo darà ulteriori delucidazioni su come intenda unificare lo SPID e la Carta d’Identità Elettronica.
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